Di Giuseppe Tammaro
SGUARDI ALTROVE INTERNATIONAL WOMEN’S FILM FESTIVAL approda al TEATRO FRANCO PARENTI dal 13 al 21 giugno. Più di 60 film provenienti da tutti i 5 continenti, 6 location e 9 sezioni tematiche unite da un unico filo rosso ‘Bellezza e coraggio: plurale femminile contemporaneo’
Milano, 10 giugno 2019. Ieri nella sala Café Rouge del Teatro Franco Parenti è stato presentato Sguardi Altrove International Women’s Film Festival, il festival cinematografico dedicato alla specificità dello sguardo femminile nei suoi molteplici linguaggi creativi. Il teatro diretto da Adrèe Ruth Shammah accoglierà, infatti, la XXVI edizione del festival che avrà diramazioni in altre 5 location: il Cinemino, Wanted Vlan e Après-Coup, oltre che l’Auditorium di Rho e l’Infopoint Regionale di Rho.
Questo straordinario policentrismo è infatti frutto di una tendenza che sta coinvolgendo tutti i centri culturali milanesi. Ce lo mostra l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo del Corno, dopo il divertente e caloroso prologo della direttrice del teatro. “I luoghi della cultura del milanese – dice – stanno da un lato scompaginandosi e dall’altro riorganizzandosi alle nuove richieste dei cittadini e cittadine milanesi, i quali richiedono un sempre più diffuso policentrismo di attività culturali e di diffusione culturale”. Non a caso infatti il festival quest’anno si articola in 6 differenti location, sapendo ognuna di esse produrre con le proprie diverse competenze, incroci sempre più ricchi e arricchenti.
L’incontro mediato da Patrizia Rappazzo, direttrice artistica del ‘festival tutto al femminile’ che ha superato quest’anno la soglia delle sue nozze d’argento, continua con la presentazione delle 9 sezioni che comporranno il festival. Come ogni anno, il cuore della manifestazione sono le due sezioni competitive esclusivamente a regia femminile: ‘Nuovi Sguardi’, concorso internazionale dedicato a lungometraggi di finzione e documentari, le cui proiezioni saranno interamente affidate alle sale cinematografiche del Teatro Franco Parenti, e ‘Sguardi (S)confinati’, concorso internazionale cortometraggi, la cui responsabilità è spartita tra il cineclub Il Cinemino e il Comune di Rho. A tal proposito sono invitate a parlare l’Assessore alla Cultura e l’Assessore alle Pari Opportunità e al Piano Strategico del Comune di Rho, Valentina Giro e Sabina Tavecchia.
“Non a regia esclusivamente femminile è invece la sezione non competitiva ‘#FrameItalia‘, dedicata a lungometraggi, documentari e cortometraggi italiani, anch’essa affidata interamente al teatro parentiano” ci spiega Cinzia Masotina, co-curatrice della vetrina.
In sala vi è, tra tanti altri, anche il console ungherese Orsolya Katalin Szabó. Il consolato ungherese, infatti, insieme alla collaborazione del EWA Network, della Cineteca Nazionale di Roma e della Cineteca Nazionale di Bologna, ha preparato un omaggio alle prime registe della storia del cinema italiano ed europeo: ‘Le pionere del Cinema Europeo’ con una ‘finestra sul Cinema Ungerese’.
Ulteriore focus al centro di tutto il festival è ‘Donne e Tecnologie. Donne in Codice’, che prevede una serie di proiezioni e talks a cura della giornalista Sabina Berra.
Da segnalare quest’anno l’‘Omaggio ad Agnès Varda’ a pochi mesi della sua scomparsa, la prima donna a ricevere l’Oscar alla carriera: la regista sarà ricordata attraverso la proiezione in anteprima della sua serie tv e del suo penultimo lungometraggio.
Il festival sarà percorso parallelamente da molti appuntamenti – come letture sceniche su Artemisia Gentileschi, lo spettacolo ‘Quattro passi di Libertà Vigilata’, il laborato di scultura e Art counseling ‘Mani in pasta’ ecc. – che compongono la sezione ‘OLTRE IL CINEMA. TASSELLI D’ARTE’.
Nel gran programma di pregio si scrive anche lo speciale evento ‘FUTURA’ sezione dedicata alle giovani promesse nel campo dell’editoria, della fotografia e del cinema (in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti)
La rassegna si avvale quest’anno di oltre 60 film, tra lungometraggi e cortometraggi, provenienti da tutti i 5 continenti. Il lavoro di Marianna Cappi, Anna Maria Pasetti e Barbara Nava, curatrici del concorso Nuovi Sguardi, è stato quello di selezionare i film finalisti seguendo il tema del festival ‘Bellezza e coraggio: plurale femminile contemporaneo’. Tema che ha subito una leggera deviazione, come confidato da Barbara Nava, durante la conferenza stampa: “i film selezionati riguardano perlopiù le difficolta di una donna in un contesto socio-culturale maschilista, da una parte, e il faticoso passaggio dall’adolescenza all’età adulta con quello che le ragazze protagoniste vogliono diventare ma non possono essere, dall’altra”.
Madri, amanti, lavoratrici, artiste. Le donne di questo festival combattono per i loro sogni, per non soffocare nella relazione col genere maschile, per far valere la propria libertà, per ricordarci che le battaglie non sono inutili, piccole o grandi che siano: che è doveroso ogni giorno combattere col fine, un giorno, di non combattere più.
L’orgoglio e l’entusiasmo con il quale viene condotta la conferenza stampa, il meraviglioso contrasto che si avverte nella sala gremita di persone (per lo più uomini) con l’avvicendarsi di donne che si sono impegnate, nel lungo periodo di preparazione al festival, a raccontare la ‘donna’ e l’audacia con cui si espande il progetto in molteplici aree culturali cittadine milanesi, mostra come effettivamente le donne, complesse e risolute, sono protagoniste indiscusse di questo festival.
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