di Luka Bagnoli
Non è una puntata di Black Mirror: è la nostra realtà e qualcuno si sta assumendo l’onere di sondarla, studiarla, raccontarla. Dodici esperti raccolgono il testimone di Alessandro Baricco, quel The Game su cui si è tanto discusso, e lo portano verso nuovi orizzonti con The Game Unplugged.
Il Teatro Franco Parenti, nella stagione 1994 – 1995, si fece scenario dell’incontro “Internet: Il mondo nella rete?” ed alcuni mesi fa, il 15 ottobre per essere precisi, ospitò Alessandro Baricco per la presentazione di The Game. Proseguendo questa tradizione di interesse verso il mondo dei new media, ieri si è tenuto l’evento dedicato a The Game Unplugged (edito da Einaudi Stile Libero), una playlist in formato cartaceo di articoli redatti da giovani autori e “mixati” da Valentina Rivetti e Sebastiano Iannizzotto, che, a metà tra l’approfondimento ed il dissing, riprendono alcune tematiche del libro di Baricco. Infatti, anche quest’ultimo era presente alla serata in qualità di relatore e collaboratore editoriale.
La rivoluzione digitale è permeata in noi ed in ogni aspetto della nostra vita, ha modificato il mondo che ci circonda rendendo di fatto, magari indirettamente, dipendenti da essa anche coloro che cercano di starne alla larga (basti pensare alle comunicazioni, ai sistemi bancari ecc.); ma tu che stai leggendo su di un blog online non puoi essere di certo annoverato tra questi ultimi. Scrivere pezzi brevi e concitati, pieni di link e tag, magari con un bel titolo ad effetto e le giuste parole chiave; mettere un like, condividere, commentare, entrare sul sito o anche solo cercarlo su un motore di ricerca. Così, tu ed io, giochiamo il nostro ruolo all’interno del game.
Dopo una breve presentazione del progetto, le dodici firme che hanno lavorato alla creazione di questa mappa del nostro tempo hanno iniziato a susseguirsi sul palco, accompagnate da immagini e citazioni proiettate su maxischermo, mentre le musiche, guidate da un dj, scandivano la narrazione di quell’universo sconfinato, e sotto certi versi sconosciuto, che è il Web. Da Proust a Stranger Things, dalla robotica alla salvaguardia delle specie animali; dall’isolamento volontario all’esibizionismo obbligato il passo è breve, le distanze scompaiono in un click e così anche le differenze tra persone e campi di studio.
Alla possibilità di una coscienza globale e condivisa si affianca la minaccia del controllo: il 1984 è passato da un pezzo, ma le paure dell’orwelliano 1984 sono in agguato e secondo alcuni sono più concrete di quanto si possa immaginare, insidiate tra i segreti di colossi economici e nazioni. Siamo dinanzi alla sempiterna questione teorizzata da Umberto Eco in Apocalittici e integrati: non si tratta di ottimismo o pessimismo, ci tiene a sottolineare Baricco, ma di cosa si vuole cogliere, se la rosa o le spine che la circondano.
Difficile dire se ci aspetti un’utopia o piuttosto una distopia, l’unica cosa certa è il cambiamento; siamo in una fase di passaggio che sta rapidamente volgendo ad una fine necessaria. Nel futuro complesso che stiamo vivendo siamo tutti digitali, siamo tutti giocatori del game: non possiamo non conoscerne od ignorarne le regole, ma possiamo cercare di migliorarle giorno dopo giorno.
Per maggiori informazioni clicca qui
The Game Unplugged
Giulio Einaudi editore e Lavazza
in collaborazione con Teatro Franco Parenti
Raffaele Alberto Ventura / Francesco Guglieri / Pietro Minto
Philip Di Salvo / Andrea Zanni / Marina Pierri
Alessandro Lolli / Davide Coppo / Matteo De Giuli
Elisa Cuter / Francesca Coin
Featuring Alessandro Baricco
Mixed by Valentina Rivetti & Sebastiano Iannizzotto
Dj set Oscar Cini
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