
Le vacanze pasquali sono appena giunte al termine. È finito quel periodo in cui crediamo che le galline possano covare uova di puro cioccolato, così magico da convincerci persino che tutto quel cioccolato non vanifichi la fatica delle lezioni di spinning. Adesso la routine ci richiama all’ordine, la magia è finita eppure ci portiamo ancora dietro la voglia di sognare un po’. E cosa è in grado di far sognare più di una favola? Insieme a tantissimi altri spettatori mi sono catapultata nel mondo tutto fiocchi e taffetà di Filippo Timi che, a grande richiesta, ripropone il suo Favola sul palco del Franco Parenti.
- Cos’è che la porta qui stasera a vedere Favola? Voglia di sognare?
Francesca, 22 anni, groupie: “Posso essere sincera? Sono qui per Timi, lui sì che mi fa sognare!”
Greta, 54 anni, in fuga dal trantran quotidiano: “Il teatro di per sé è evasione, magia. Un modo per dimenticarsi delle noie della giornata. Se poi racconta una favola, ancora meglio.”
- È possibile viverle le favole o dobbiamo accontentarci di leggerle nei libri per bambini?
Serena, 31 anni, aspirante principessa: “Credo che basti saper guardare alla vita con ottimismo perché si trasformi in una favola. A volte sembra impossibile, ma continuo a provarci.”
Marco, 35 anni, cinico consorte della sopracitata sua maestà Serena: “La realtà è ben diversa dal mondo delle fiabe, qui di magia ce n’è poca. Mi sa che dobbiamo accontentarci dei libri o, in questo caso, del teatro.”
- Orchi, streghe e matrigne. Ma, nella realtà, chi sono i veri mostri?
Alessio, 67 anni, accanito lettore di quotidiani: “Il vero mostro oggi è la guerra, la disumanità che dilaga. C’è davvero da aver paura, altro che mostri della foresta!”
- Le protagoniste dello spettacolo sembrano annegare i problemi nel chiacchiericcio superficiale, salvaguardando la superficie a ogni costo, quanto contano le apparenze?
Giuliano, 46 anni, appassionato di metafore: “Quando le cose vanno male fingere il contrario è inutile. Puoi riverniciarlo quanto ti pare, un catorcio continuerà a lasciarti per strada.”
Luana, 28 anni, maniaca dell’ordine: “Io credo che le apparenze abbiano una loro utilità. Mantenere l’ordine anche nei momenti di crisi su di me ha un effetto catartico.”
- [ALLERTA SPOILER] Ha mai desiderato che una benevola navicella aliena venisse a portarla via da questo pianeta?
Andrea, 16 anni, magari un futuro Einstein: “Almeno una volta al mese. Sempre durante le interrogazioni di matematica. Non devo spiegarti il motivo, no?”
Irene, 35 anni, nostalgica: “Eccome, almeno un centinaio di volte! Alla fine, però, non so se ci salirei sul serio, sentirei troppo la mancanza di tutto…”
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NUOVE REPLICHE !!! 5-17 MAGGIO
FAVOLA-C’ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA. E DICO C’ERA PERCHÉ ORA NON C’È PIÙ.
Uno spettacolo di e con Filippo Timi
Con Lucia Mascino e Luca Pignagnoli
Produzione Teatro Franco Parenti
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