Che fantastica storia è la scuola!

di Mara Altomare
di Mara Altomare

Questa volta abbiamo deciso di proporvi un indovinello: cerchiamo una parola di sei lettere.

Qualche indizio? È il luogo più amato e odiato nel medesimo tempo da tutti gli adolescenti. Lì vi siete innamorati per la prima volta, avete versato lacrime amare, avete incontrato gli amici della vostra vita. Proprio in quel posto avete cominciato a scoprire il mondo, vi siete trascinati a fatica, avete fatto squadra, avete detestato i “grandi” e il loro incomprensibile modo di fare, di dire, di comunicare.

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Lo so che ci siamo capiti. Un posto così maledettamente entusiasmante e detestabile non può che essere la scuola. La nostra seconda famiglia, la casa che ci ha ospitato vedendoci crescere giorno dopo giorno da bambini a piccoli adulti.

E pensare che in prossimità del fatidico esame di Stato ci sembra quasi di avere la nausea di quei banchi sempre sporchi, della palestra allagata, delle bidelle che si lamentano senza tregua, delle professoresse “stronze”, per non parlare di quelle zitelle! Poi fai il grande passo, esci leggero e spensierato da quel cancello, credendo che quegli anni non ti mancheranno affatto. Ma quelle mura sudice, cariche di ricordi, dispetti, risate a crepapelle e baci rubati, imparerete a custodirle con cura e rimpiangerete quegli anni disgraziati e dannatamente indimenticabili.

Perché la scuola in fondo è un piccolo microcosmo che fagocita se stesso senza sosta, una finestra sul mondo: il “secchione” chino sui libri come il bullo da sedare, il professore cinico e vendicativo come il docente che ti emoziona quando legge Montale. Un bazar di esperienze umane, un frullatore di situazioni.

A vent’anni di distanza dal suo debutto torna finalmente La scuola, la commedia teatrale che ha ispirato l’omonimo film (1995). Regia che vince non si cambia, diciamo noi di Sik-Sik: Daniele Luchetti, allievo di Nanni Moretti, nel ’92 ha tratto dai racconti di Domenico Starnone la pièce Sottobanco, dalla quale è poi nato il film che è diventato un cult negli anni ’90. Come poteva non esserlo? Sia lo spettacolo, in scena al Teatro Franco Parenti dal 4 marzo, sia il film vantano la presenza di Silvio Orlando, uno degli attori italiani più amati dal grande pubblico. Un cast versatile e spassoso mette in scena un realistico habitat scolastico che dagli anni ’90 a oggi può dirsi invariato, a eccezione di sporadici casi isolati. Scene paradossali, sospetti e sotterfugi, dialoghi che potrebbero apparire surrealistici all’interno di una scuola che cade a pezzi, tanto che lo scrutinio di fine anno bisogna spostarlo in palestra.

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La scenografia vi metterà subito a vostro agio, vi verrà voglia di saltare la cavallina e fare il quadro svedese, tornerete piacevolmente indietro nel tempo. Lasciatevi trasportare da ciò che la parola scuola racchiude e custodisce in sé: soddisfazioni dopo lunghe attese, innumerevoli delusioni, scontri a non finire, ma di tanto in tanto anche qualche pacificazione, una speranza.

Mi raccomando, non provate a correre per accaparrarvi il posto all’ultimo banco … rimarrete delusi di trovarvi davanti alle poltrone!

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4 – 15 MARZO

LA SCUOLA

di Domenico Starnone
con Silvio Orlando
Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini

regia Daniele Luchetti

e in occasione dello spettacolo:

Martedì 10 marzo, ore 18
L’educazione scientifica come ricerca della verità >>
Lezione magistrale di Elena Cattaneo (clicca qui per l’intervista in anteprima)

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