
L’ideologia, l’ideologia,
malgrado tutto credo ancora che ci sia…
(Giorgio Gaber, Destra-Sinistra, E pensare che c’era il pensiero)
A quasi dieci anni dall’abbandono della politica attiva, Claudio Martelli prova a riflettere sulla dipendenza da quegli schemi che hanno diviso persone e partiti per lungo tempo, nella lezione con dibattito del ciclo Di-pendenza-da programmata mercoledì 28 maggio alle 21.00 al Teatro Franco Parenti.
Il suo ultimo libro si chiama Ricordati di Vivere (pubblicato da Bompiani), e reca la foto in bianco e nero di un giovane negli anni ’70 con lo sguardo concentrato e proteso su un orizzonte lungo, molto più lungo della copertina che, dopo qualche centimetro, inevitabilmente si interrompe. Tocchi il bordo della copertina, la ruoti, apri il libro e vieni catapultato in quella storia d’Italia che sui manuali non si trova ancora, ma che è irrimediabilmente presente nell’oggi. Tutto racconta di una vita agitata dal crollo delle ideologie, dal fracasso delle stragi di mafia e dalle macerie lasciate da Tangentopoli.

Il titolo della lezione di mercoledì 28 è molto chiaro: La dipendenza politica: sinistra e destra addio?, una riflessione laica sulla presunzione di sentirsi esenti dalle categorie di destra e sinistra, sulla reale possibilità di pensare il mondo e la politica senza far riferimento a questi criteri semplici e comprensibili a tutti. Con degli interrogativi stringenti: davvero pensiamo di essere indipendenti dallo spirito di conservazione e da quello di progresso? Forze quasi istintuali: contrapposte nella storia e nel pensiero politico, eppure inevitabili. È questo un eterno gioco di forze primordiale che ha sul serio smesso di esercitare la sua pesante influenza sul nostro modo di agire?
Il compito dell’osservatore contemporaneo, forse, è quello di non fermarsi alla desolazione dopo il crollo, ma di provare a pensare nuove categorie che tengano conto delle evoluzioni storiche e filosofiche, con i loro eterni ritorni. Ad esempio, in una lunga intervista di QuitTheDoner per Linkiesta, un guru dell’informazione come Evgeny Morozov – giornalista del NYT, occhialuto, sveglio e di appena 40 anni d’età -analizza il forte sostrato ideologico che indirizza le scelte produttive e di ricerca delle aziende hi-tech, con le conseguenze economiche e culturali che ne derivano.
E ci si domanda: questo tecno-utopismo dominante non è forse figlio tardivo di una dipendenza dalle ideologie?
Mercoledì 28 maggio, ore 21.00 @ Teatro Franco Parenti
Lezione con dibattito per il ciclo Di-pendenza-da
CLAUDIO MARTELLI
La dipendenza politica: sinistra e destra addio?
Progetto Cittadella Luna con il sostegno di Fondazione Cariplo
Informazioni e prenotazioni: 02.59995206
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, 20136 Milano
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