Glitter in my tears – Agamennone: la danza della vendetta di Enzo Cosimi

di Chiara Carbone

Ormai da millenni Agamennone torna a casa dopo la fine della guerra di Troia e vi trova una Clitennestra infedele e un Egisto che ha deciso di farsi amante della regina in modo da compiere la vendetta di entrambi. La storia di questo sanguinoso ritorno a casa è rimessa ancora una volta in scena da Enzo Cosimi nel contesto del Festival Exister, in una tappa ospitata dal Teatro Franco Parenti per un’unica serata, il 15 novembre 2021. Si tratta della prima parte di un progetto del coreografo dedicato all’Orestea di Eschilo in cui i temi della violenza e della sessualità si intrecciano per comporre un’opera che cristallizza in modo nitido la tragedia familiare di un eroe ormai decaduto.

Cosimi mette in scena il mito spogliato da ogni orpello di trama. I movimenti dei danzatori e i testi essenziali scanditi sul palco o riprodotti tramite registrazioni raccontano il meccanismo di una storia eterna, lo scheletro delle relazioni che si instaurano fra due uomini e una donna, all’insegna della vendetta per amore e dell’amore per la vendetta.  La danza sembra il linguaggio perfetto e sufficiente per raccontare il mito.

All’inizio dello spettacolo i tre danzatori-attori (più a loro agio nella danza che nella recitazione) si presentano allo spettatore con i loro nomi Alice, Giulio e Matteo (rispettivamente Alice Raffaelli nei panni di Clitennestra, Giulio Santolini nel ruolo di Agamennone, Matteo De Blasio a impersonare Egisto), come a creare immediatamente una distanza rispetto all’ambientazione dell’Antica Grecia, ulteriormente avvalorata dalla rarefazione dei riferimenti al classico. Sul nitido fondale bianco che costituisce la base della scenografia si stagliano dinamiche e relazioni piuttosto che vicende vere e proprie, in un triangolo ben riconoscibile anche per lo spettatore contemporaneo.

Nel corso dello spettacolo i versi di Eschilo, i frammenti di testi di autori contemporanei e le suggestioni apparentemente autobiografiche degli attori si mescolano in un copione che è quasi sempre declamato al di sopra di una colonna sonora ad alto volume (scelta da Cosimi con le musiche Georg Friedrich Haas, Mika Vainio e Arvo Pärt). A questo si intervallano momenti di puro movimento in cui i corpi dei ballerini dominano indiscussi la scena.

Clitennestra sembra contemporaneamente succube e regina di entrambi gli uomini fino al punto in cui i movimenti delle due combinazioni di coppie (Clitennestra-Agamennone e Clitennestra-Egisto) non si fondono in un movimento a tre in cui ciascuno performer è indissolubilmente legato agli altri due, tenuto in piedi da una velenosa e irresistibile miscela di vendetta e passione diretta verso i compagni di scena ed esplicitata visivamente dal riferimento all’immaginario sadomaso. A quel punto anche i movimenti dei danzatori, in linea con il trucco e gli accessori di scena che portano un tocco di nero sul bianco del palcoscenico, diventano lo scatenarsi sotterraneo, proibito e sensuale di una vendetta vergognosa e liberatoria. La spiegazione didascalica recitata da Alice-Clitennestra non fa che confermare quanto l’intera vicenda sia frutto di un intreccio di potere e amore.

All’apice della vicenda il palcoscenico si riempie dei cadaveri lasciati dalla strage che ha avuto luogo nel palazzo di Argo, una folla di manichini sporchi di sangue che deturpano il biancore asettico della scena. L’uccisione di Agamennone è una messa in una scena teatrale attuata da Clitennestra ed Egisto, gradualmente in crescendo come una notte d’amore consumata dai due amanti vendicatori, e si conclude teatralmente con il lancio di manciate di coriandoli luccicanti: glitter in my tears.

regia, coreografia, scene e costumi Enzo Cosimi
interpreti e collaborazione alla coreografia e ai testi Alice RaffaelliGiulio SantoliniMatteo De Blasio
testi Enzo CosimiGiulia RoncatiGenius P-Orridge
disegno luci Gianni Staropoli
colonna sonora a cura di Enzo Cosimi
musiche Georg Friedrich Haas, Mika VainioArvo Pärt

produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIC, Regione Lazio
in coproduzione con Teatro Stabile Delle Arti Medievali, con il contributo di Lavanderia a Vapore e L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, nell’ambito del progetto a sostegno delle residenze di ResiDance XL In collaborazione con Grandi Pianure – in collaborazione con il progetto Zone Libre – azioni di sostegno alla creazione contemporanea di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo

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