DOVREMMO ESSERE TUTTI BAMBINI/E RIBELLI

di Alessandra Baio

Margherita Vicario è sicuramente stata una bambina ribelle, ed ora è una donna, un’artista, ugualmente ribelle. Ma di che ribellione si parla? Non si tratta qui del suo aspetto negativo, magari distruttivo e autodistruttivo, la ribellione di cui parliamo, che è la protagonista del bestseller Storie della buonanotte per bambine ribelli e dell’omonimo spettacolo andato in scena il 13 luglio al Teatro Franco Parenti, è una ribellione positiva, costruttiva, esemplare, che appunto dovrebbe ispirare delle giovanissime donne a vivere la vita con libertà, a combattere le ingiustizie.

Le storie da raccontare sarebbero potenzialmente infinite, poiché ciascuna di noi come donna, a suo modo, ha sicuramente dovuto combattere contro pregiudizi, preconcetti, leggi non scritte che ci condannano a un’esistenza che non ci appartiene, che non abbiamo scelto; il libro raccoglie alcuni di questi exempla di vita “femminista” ante e post litteram, alcuni notissimi, altri meno, e Margherita Vicario ne ha scelti alcuni e li ha declamati sul palco, inframmezzando questi racconti con alcune canzoni, sue e non, interpretate dalla coloratissima orchestra multietnica di Arezzo.

Le scelte musicali spaziano da Nina Simone a “Todo Cambia” di Mercedes Sosa, da Edith Piaf a alcuni brani arabeggianti, da una canzonetta in yiddisch fino alle canzoni della stessa Margherita Vicario, accompagnata da due coriste molto talentuose e da un cantante arabo dalla voce ammaliatrice.

La Vicario, laureata all’Accademia Europea di Arte Drammatica, sul palco ci sta come un pesce nell’acqua: legge, ride, canta, balla, scherza… insomma si diverte un mondo e fa divertire tutto il pubblico con la naturalezza e la spontaneità di chi non solo sulla scena ci sguazza, ma di chi crede profondamente che ciò che sta facendo abbia un significato, un valore intrinseco importantissimo, per chi parla ma soprattutto per chi ascolta, per quelle bambine e bambini, ma anche per gli uomini e donne (che non sono altro che bimbi un po’ cresciuti) che ascoltando queste storie devono lasciarsi trascinare e ispirare, per uscire fuori da teatro rigenerati, rinvigoriti, pieni di forza e di voglia di cambiare le cose.

tratto dall’omonimo best-seller scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo

con Margherita Vicario

e con l’Orchestra Multietnica di Arezzo

diretta dal Maestro Enrico Fink

regia Francesco Frangipane

un progetto di Argot Produzione, Progetto Goldstein e Officine della Cultura

in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borrettini

Per maggiori informazioni clicca qui.

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