di Luka Bagnoli
Domenica 13 ottobre, L’uomo meccanico ha sancito l’inizio della rassegna cinematografica Io, Robot, organizzata dal Teatro Franco Parenti all’interno del progetto culturale Dalla maschera al robot. Un percorso fatto di eventi, incontri e proiezioni che ci porterà ad indagare l’intelligenza artificiale: tra fantascienza e progresso tecnologico in atto.
Da un secolo a questa parte l’immaginario collettivo si è popolato, tra le altre cose, di macchine umanoidi, a volte in grado di agire autonomamente, spesso soggiogate al volere dei loro creatori, sempre lontane dalla nostra comprensione. I robot immaginari, fieri abitanti della cultura pop, rappresentano il nostro desiderio di vincere la natura e, proprio come quest’ultima, non di rado finiscono per sfuggire inevitabilmente al nostro controllo.
Uno scienziato, mosso da buone intenzioni, inventa una macchina controllata a distanza, dalla forza mostruosa. Un’avventuriera, detta Mado, ruba i progetti e dà vita alla sua brama di potere. Soltanto una lotta tra titani d’acciaio può decretare la vittoria dell’una o dell’altra parte.
Questa è in breve la trama de L’uomo meccanico, film muto del 1921 diretto ed interpretato da André Deed. La rassegna Io, Robot, durante la quale saranno proiettati film come Metropolis, Avatar e Blade Runner (ambientato proprio nel 2019), si apre con una riflessione della massima importanza: una riflessione sull’etica del progresso. La tecnologia in sé non è né buona né malvagia, dipende tutto dall’utilizzo che se ne fa.
Mado l’avventuriera, per esempio, paga le conseguenze delle sue azioni, egoiste ed incaute, finendo folgorata da un corto circuito nella sala di comando del robot. Ma c’è anche chi con l’aiuto della scienza fa arte. Luca Mari Baldini ne è la prova: sfrutta la tecnologia per conferire ad un film vecchio di quasi un secolo una colonna sonora accattivante, coerentemente techno. La sua sonorizzazione live è una vera e propria performance, uno show d’avanguardia.
Fin qui, lo ribadisco, si è parlato di Intelligenza Artificiale frutto della nostra fantasia, dei nostri desideri e delle nostre paure. Alla fine del viaggio Dalla maschera al robot avremo forse qualche strumento in più per interpretare il nostro presente e leggere i segnali di un futuro “che noi umani non potremmo immaginarci”.
Per maggiori informazioni clicca qui
Inaugurazione della rassegna
Nuovo Cinema Parenti – Io, Robot
proiezione del film muto
L’uomo meccanico
ITA 1921 | 46′ di André Deed
con sonorizzazione live di Luca Maria Baldini
in collaborazione con Cineteca di Bologna
la serata rientra nel progetto Dalla maschera al robot con il contributo di Fondazione Cariplo
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