di Noemi Sferlazza
Lo spettacolo “Il canto del coccodrillo” sarà in scena al Parenti fino a domenica 3 marzo: rappresentazione ideata soprattutto per i più piccini (dai 6 anni in su), ma favola delicata ed evocativa adatta anche ai più grandi, per tirare fuori il bambino che si ha dentro.
La presenza di bambini a teatro è qualcosa di non molto frequente ultimamente: è un peccato dato che le buone abitudini si acquisiscono in tenera età. Il teatro è da sempre un luogo magico per i bambini: i colori, le luci, i suoni… Mille domande affollano l’aria, rivolte ai genitori o alle maschere che rispondono divertite.
I veri protagonisti di questo spettacolo sono proprio i bambini che con i loro commenti durante lo spettacolo sono i critici più severi, ma soprattutto i più onesti. “Mi fa paura!”, “Che ridere!” sono solo alcuni delle frasi che animano la platea.
Sebbene si tratti dunque di uno spettacolo per bambini, in realtà la natura simbolica del racconto lo rende adatto anche per un pubblico più adulto in grado di cogliere veramente il significato delle varie metafore che costellano il racconto che non solo deve divertire, ma deve soprattutto trasmettere un messaggio legato a temi di attualità.
I due protagonisti sono dicotomici: opposti, eppure così complementari. L’uomo e la donna. L’anziana e il giovane. L’italiana o lo straniero. Nonostante le differenze, anche linguistiche, i due si comprendono ed imparano a convivere.
L’accoglienza del diverso, dello straniero sembra dunque realizzata fino a quando non compare il coccodrillo, metafora del diverso e della paura che si prova nei confronti di esso. Il coccodrillo è un nemico che va combattuto fino ad arrivare alla sua eliminazione.
La tolleranza iniziale scompare. Il terrore e la diffidenza prevalgono. La lotta inizia e sembra non finire mai, macchiando i guanti col sangue delle vittime di questo scontro fratricida. Ma davvero prevale la paura o lo spettacolo vuole essere un ammonimento a non farci sopraffare da questo sentimento? Correte a teatro per scoprire la risposta!
ideato e diretto da Daniel Gol
con Jacopo Fracasso e Giuseppe Palasciano
produzione Teatrodistinto
Per orari, info e prezzi cliccate qui.
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