di Elena Clementi
Perfetta, in scena al teatro Franco Parenti fino al 3 febbraio, con una vulcanica Geppi Cucciari, è il racconto della vita (quasi) perfetta di ogni donna alle prese con i problemi della quotidianità.
“Siamo così, dolcemente complicate” cantava Fiorella Mannoia: quale definizione migliore di questa per descrivere le donne?
Geppi Cucciari racconta in scena, con il suo caratteristico linguaggio ironico e pungente, tutti i perché di questo dolce groviglio di complicazioni che si potrebbe facilmente ridurre alla natura ciclica delle donne (e non lineare come quella maschile), al loro antropologico e indissolubile legame con le fasi lunari.
Il monologo, scritto e diretto da Mattia Torre (sceneggiatore e autore, ha scritto fra le tante cose La linea verticale, fiction di Rai 2 con Valerio Mastrandrea), racconta la vita di una donna, una venditrice di automobili in continua competizione con i suoi colleghi per raggiungere il più alto numero di vendite e con famiglia a carico, attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, che possono rendere le sue giornate un inferno o un paradiso.
La protagonista conduce una vita regolare, scandita da abitudini che fanno assomigliare i giorni fra loro, lotta e combatte con le difficoltà della vita, una su tutte: il ciclo. Geppi Cucciari con questo spettacolo dimostra come il ciclo mestruale sia il vero protagonista della vita delle donne: un inquilino che arriva quando vuole, prepotente e molesto, l’unico che abbia veramente potere non solo sul fisico di una donna, ma soprattutto sulla sua fragile emotività.
I costanti sbalzi d’umore che attraversano questo personaggio femminile sono messi sapientemente in evidenza dalla scelta drammaturgica di raccontare quattro martedì della protagonista: le azioni che svolge sono le stesse, è solo lei a cambiare.
Così la colazione da preparare, il lavoro da portare a termine e altre semplici azioni come comprare dei fiori, fare la spesa, rispondere alle insistenti chiamate del call-center in ufficio vengono svolte dalla protagonista con stati d’animo e percezioni totalmente diversi e provocano in lei reazioni inaspettate e molto comiche per il pubblico in sala.
Il suo corpo è una macchina complessa e difficile, di cui molto spesso gli uomini non capiscono nulla, e con cui deve per forza avere a che fare mentre il mondo intorno a lei scorre a ritmi vorticosi.
Perfetta è uno spettacolo divertente in cui trovano spazio comicità e satira di costume, ma è anche e soprattutto un tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile, un modo ironico di mostrare fragilità e punti di forza delle donne, creature straordinarie, spesso appesantite da grandi responsabilità nell’indifferenza degli uomini che credono di avere in mano le redini del mondo.
Uno spettacolo in cui tutte potranno riconoscersi e che riuscirà a far sorridere anche gli uomini in sala, magari facendo loro capire qualcosa in più sull’universo femminile che tanto li affascina tanto quanto li mette in crisi.
Virtualmente sul palco con Geppi Cucciari altre due eccellenze sarde: Paolo Fresu che ha composto le musiche originali dello spettacolo e lo stilista Antonio Marras che si è occupato dei costumi.
Una radiografia sociale, emotiva e fisica, di ventotto comici e disperati giorni della vita di una donna.
scritto e diretto da Mattia Torre
con Geppi Cucciari
musiche originali Paolo Fresu
costumi Antonio Marras
disegno luci Luca Barbati
assistente alla regia Giulia Dietrich
foto Daniela Zedda
progetto grafico Memma Biancongino
ufficio stampa Luigi Grasso – Matteo Montanaro
produzione ITC 2000
Per info e biglietti: https://www.teatrofrancoparenti.it/spettacolo/perfett
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