SCIMONE-SFRAMELI E I LORO SEI PERSONAGGI

di Lucia Belardinelli

 

Vi consiglio vivamente di andare al Teatro Franco Parenti a vedere Sei, riscrittura del capolavoro pirandelliano, in scena fino al 18 novembre in Sala Grande.

Lo spettacolo nasce dall’estro vivacissimo di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, duo di siciliani indivisibile da quasi venticinque anni. Sul palco, oltre a loro, altri otto attori, situati all’interno di un teatro all’italiana che costituisce la scenografia che fa da sfondo all’azione.

Per la prima volta il duo si cimenta con un classico. Fin qui hanno sempre scritto i loro testi dal nulla: sono due attori/autori. Se bisognava scegliere un classico, facile pensare a uno dei maggiori drammaturghi italiani di sempre, loro conterraneo per giunta; in più lo spettacolo nasce da un bisogno, dalla necessità di interrogarsi sulla funzione dell’attore oggi.

Nei Sei personaggi in cerca d’autore c’è l’essenza della vita: il rapporto tra finzione e realtà. I sei non fanno che cercare la vita: i personaggi per vivere necessitano del corpo dell’attore. Gli attori necessitano di avere un personaggio, poiché il corpo dell’attore non vive nella realtà ma nella messa in scena. Ma i sei sono degli attori alla fine, mentre gli attori della commedia sono anch’essi personaggi: è tutta una grande illusione.

Il testo risulta catapultato in un momento temporale a noi contemporaneo, deduzione possibile sulla base dell’osservazione dei costumi, che di certo sono ben più vicini allo stile della nostra epoca che non a quello di un secolo fa.

Scimone e Sframeli hanno sintetizzato il capolavoro di Pirandello, hanno creato uno spettacolo semplice, piacevole e incredibilmente leggero che racchiude comunque la grande complessità del testo (che di per sé è tutt’altro che immediato e lineare): nonostante la selezione funzionale alla brevitas, Pirandello è stato rispettato.

Sono stati aggiunti degli inserti comici originali per nulla fastidiosi, ma che anzi contribuiscono a mitigare il tutto: la pièce si apre con una scena che vede gli attori della compagnia preoccuparsi per i problemi alla prostata che attanagliano il tecnico delle luci, costretto a rinchiudersi in bagno.

Tra gli elementi che distanziano questa rilettura dal testo va sottolineata l’assenza di Madama Pace, che ovviamente viene comunque evocata con la parola, ma che non compare fisicamente in scena: questa mancanza non nuoce affatto alla riuscita dello spettacolo.

Anche il finale risulta molto velocizzato: l’ultima sequenza del testo è condensata. Lo sparo del ragazzo suicida pone fine alla pièce. Sframeli e Scimone tagliano il pezzo finale in cui attori e personaggi si oppongono per definire se si tratti di realtà o finzione: tutto ruota intorno a questa grande dicotomia e sarebbe stato forse superfluo, in questo caso, inserire quella scena esplicita. Il pubblico ha già capito da un pezzo che ciò che è in gioco è proprio quella polarizzazione.

Molto interessante è il ritmo dello spettacolo, concitato e ricco di inflessioni linguistiche che sembrano sfociare nei dialetti del Sud e nel cantilenato, in particolare nei momenti di maggiore effusione corrispondenti al racconto della vicenda dei sei personaggi da parte del padre di famiglia. Incredibile e degna di menzione è la potenza vocale di Spiro Scimone, che interpreta il capocomico.

Per affrontare un testo del genere, rappresentato in tutto il mondo, ci vuole un grande coraggio: loro lo hanno trovato e hanno ottenuto ottimi risultati.

 

 

di Spiro Scimone (adattamento dei Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello)
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber, Bruno Ricci, Francesco Natoli, Maria Silvia Greco, Michelangelo Zanghì, Miriam Russo, Zoe Pernici

regia Francesco Sframeli
scena Lino Fiorito
costumi Sandra Cardini
disegno luci Beatrice Ficalbi
musiche Roberto Pelosi
regista assistente Roberto Bonaventura
foto di scena Gianni Fiorito

produzione Compagnia Scimone Sframeli/ Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale/ Teatro Biondo di Palermo/ Théâtre Garonne Scène Européenne Toulouse

in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia

lo spettacolo rientra nel palinsesto di

 

 

Per maggiori info cliccate qui.

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