Parole e musica di un autunno indiano

di Valeria Nobile

L’autunno al Franco Parenti ha i suoni e i colori dell’India. Sharada, l’autunno e le sue trasformazioni – poesia, musica e danza indiana chiude con un viaggio fatto di parole e musica il ciclo di incontri Ad alta voce che ha accompagnato l’arrivo della nuova stagione – teatrale e non – nella splendida cornice dei Bagni Misteriosi.

“Un nuovo paese appare con tutte le sue meraviglie” è soltanto uno dei tanti versi recitati in questo spettacolo. Le struggenti note del flauto di Angela Parizzi e del sitar di Vittorio Garofalo trasportano l’ascoltatore in un altro mondo, verso una terra intrisa di bellezza, spiritualità e poesia. A volte il silenzio sa essere più evocativo di mille parole. Ed ecco che quando Pujadevi – nota attrice, regista e formatrice teatrale – inizia a parlare, recitando i versi dei testi sacri della tradizione Induista e di Tagore – considerato, giustamente, il Dante della letteratura indiana – l’incantesimo sembra rompersi per un momento. Non si sa più se sono i versi ad accompagnare la musica oppure il contrario. I due elementi si amalgamano a tal punto che diventa difficile distinguere l’uno dall’altro. Gli artisti in scena ci portano in un autunno vivace, arancione come le sciarpe che indossano e che, immediatamente ed inevitabilmente, ci riporta al colore delle foglie di questa stagione.

Ma la vera magia si manifesta con l’entrata in scena di Atmananda, monaca induista ed esperta in due dei sette stili classici di danza indiana – rispettivamente il Bharata Natyam e il Kuchipudi. Due stili in realtà molto simili, entrambi consacrati al dio Vishnu e che si contraddistinguono per una spiccata aderenza delle movenze alle parole pronunciate. Ciò che differenzia il Kuchipudi dal Bharata Natyam sembra risiedere nell’ abhinaya, ovvero nella parte espressiva o pantomimica tipica delle danze classiche indiane che nel Kuchipudi risulta più spontaneo e naturale. È proprio questo lo stile prescelto da Atmananda che ruba letteralmente la scena e cattura l’attenzione dello spettatore con le sue movenze eleganti, fluide alternate da rapidi e decisi movimenti dei piedi.

In un’alternanza di musica, silenzio e poesia, si viene attratti verso una dimensione spirituale e meditativa che raramente trova spazio in una società come la nostra. Quella che viene decantata è una natura in trasformazione che si prepara a morire, per poi rinascere ancora una volta. Una natura dinamica e gentile che va venerata, come sembra suggerirci la danza di Atmananda. E chi meglio di un artista (o amante dell’arte) può dimostrarsi capace di una tale venerazione? Lo disse anche Tagore, in fondo: “L’artista è l’amante della Natura, perciò è il suo schiavo e il suo padrone”.

 

Sharada, l’autunno e le sue trasformazioni.
Poesia, musica e danza sacra indiana

danzatrice Atmananda
musicisti Angela PanizziVittorio Garofalo (Bansuri, Tampura)
attrice Pujadevi

Per maggiori informazioni sul programma autunnale dei Bagni Misteriosi cliccate qui

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