di Matteo Resemini
Quest’anno l’estate al Teatro Franco Parenti non potrà iniziare in modo migliore, perché a partire dal solstizio di giovedì 21, alle 19.30, un astro della letteratura americana contemporanea e uno del cinema brilleranno ancora insieme! Non stiamo facendo astrologia, ma vi consigliamo di non perdere l’attesissimo incontro tra André Aciman, autore del successo editoriale Call me by your name, e il regista della sua trasposizione cinematografica, Luca Guadagnino.
Per chi ancora non lo sapesse, come ha peraltro ricordato André Aciman, “il tempo ci rende sentimentali”. Frasi fatte a parte, forse non occorre avere alle spalle una fitta somma di esperienze affettive per commuoversi o per portare alla mente momenti di delicata tenerezza vissuta in passato. Forse no o forse sì…
Non ci vuole un Platone che ci faccia risalire l’iperuranio dei valori per rendersi conto che una storia come quella di Chiamami col tuo nome narri di una vicenda semplicissima, sincera e profonda al contempo. Raccontare di un amore non è mai banale, soprattutto quando si parla della sua iniziale presa di consapevolezza e della sua imprevedibile evoluzione. Le strade si biforcano e i protagonisti ci si perdono (o ci si ritrovano) dentro…
È la fine degli anni ’80, nel libro siamo introiettati nella riviera ligure di Ponente, mentre nel film nella calda città di Crema; questo raffinato adattamento, riuscito in modo superbo, è costato il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale al maestro James Ivory, proprio lui che già nel 1987 diresse una vicenda simile nel film Maurice, dal romanzo di E.M. Forster.
In Call me by your name Elio è un ragazzo ebreo di quasi diciotto anni, un fanciullo spensierato e bello che durante le vacanze nella lussuosa villa di famiglia conosce Oliver, un fascinoso dottorando di New York che deve lavorare alla sua tesi con il padre di Elio, un rinomato docente universitario. L’incontro tra i due giovani è intenso e la scoperta reciproca dei loro interessi si consuma in modo inatteso tra discussioni, nuotate in piscina, letture di classici e passeggiate in bicicletta.
Mentre si attende che l’estate passi, giorno dopo giorno, ha inizio un’esperienza che annuncia sin dai suoi albori una fine, una partenza che si vorrebbe sempre rimandare. Ma nel mezzo, in quel lasso di tempo fatto di dubbi, paure, attese e condivisioni, c’è un amore nato per caso, senza favole o drappeggiati romanticismi.
Commuove, leggendo il libro di Aciman o osservando i frames di Guadagnino, la timorosa dissimulazione di Elio e la finta indifferenza di Oliver, quei sentimenti che sono destinati a scoppiare e a rimanere unici per una vita intera. Una narrazione e una regia morbide e avvolgenti, calorose come il clima che avvolge protagonisti ed episodi.
Elio e Oliver, ma anche i loro lettori e spettatori, attraversano raccolti delle settimane che rimangono impresse come un sigillo, un’unione potente di chi almeno una volta ha saputo trascorrere, come diceva Flaubert, “un’estate che è sempre eccezionale”. Un amarcord capace di toccare tutti, in particolare coloro che cercano di più di una banalissima queer-story!
Il professor Aciman e Luca Guadagnino risponderanno alle domande del pubblico, rivelando curiosità e meditando sul proprio lavoro, dal libro al film. Seguirà alle 21.30, presso il Cinemino di Via Seneca, la proiezione del film in lingua originale.
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