di Roberta Maroncelli
Il mese di maggio al Teatro Franco Parenti ha un profumo fresco e agrumato, che coinvolge tutti i sensi e tutte le arti: teatro, cinema, musica, poesia e danza saranno il fulcro di un programma primaverile sulla scia dello spirito rivoluzionario del ’68. È Le joli mai cittadino, un percorso che si snoda tra comicità e passione civile, presente e passato, storia e cultura, inseguendo i ricordi di quando “si viveva di citazioni e ci si preoccupava di terre lontane”.
Questo maggio si apre proprio su una realtà in apparenza lontana, con lo spettacolo-report Verso Sankara. Alla scoperta della mia Africa, ispirato al viaggio che l’attore protagonista burkinabé, Alberto Malanchino, ha compiuto con il regista Maurizio Schmidt, sulle tracce del “Presidente ribelle” Thomas Sankara: una storia che ribalta i comuni stereotipi sull’Africa – l’eterno Paese da salvare – svelando invece una realtà che ha tanto da insegnare.
Tornando in Italia, la scena verrà presa da Paolo Borsellino Essendo Stato, il racconto di uno dei più conosciuti attentati mafiosi, di cui è stato vittima Paolo Borsellino. Contemporaneamente, dal 17 al 18 maggio, con Acciaio Liquido prenderà vita la storia dei sette operai morti in un’acciaieria di Torino nel 2007, mentre in Sala AcomeA, l’incontro notturno di Pioggia tra Fausto e Riccardo, addetti alla manutenzione stradale, rivelerà attriti malcelati e Capatosta sarà l’occasione per il racconto-confronto tra due generazioni nello stabilimento dell’Ilva.
Il fil rouge di un teatro civile che parli del civile verrà approfondito anche nel Giornale Parlato di Livia Grossi, progetto innovativo che propone un nuovo modo di fare giornalismo e in cui interverranno, in tre diverse serate, i giornalisti Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini e il fotogiornalista Gabriele Micalizzi, per dialogare insieme al pubblico sul ruolo del giornalista contemporaneo.
E siccome “non si può fare la rivoluzione senza le donne”, come scriveva Oriana Fallaci (1929-2006), venerdì 25 maggio la cantastorie Eleonora Bordonaro porterà in scena le donne e la Sicilia con Cuttuni e lamé. Trame streuse di una cantastorie, seguendo melodie popolari e racconti tradizionali siciliani, sul ritmo saltellante del mandolino, tra sapore provenzale di antichi dialetti siculi, letteratura e poesia.
La “fantasia al potere”, giusto? Quindi ricordiamoci quanto sia importante un sorriso per cambiare e farsi cambiare, e lasciamoci coinvolgere dalla danza contemporanea africana, con la coreografa Irène Tassembédo, e dalla musica elettronica, per un tocco di vivacità in una cornice classica. Ma intanto Diamoci un tono (!).
Come ha detto la direttrice del TFP durante la conferenza stampa di Le joli mai, “siamo tutti dei matti rinchiusi in un teatro”, perché un pò di follia è sempre la chiave della creazione; lunedì 21 maggio sarà l’occasione di approfondire questa tematica con Tutti non ci sono. La legge 180, spettacolo che porterà in scena lo sgomento di un paziente di manicomio, scaraventato in mezzo alla città in seguito alla legge Basagli sulla chiusura dei manicomi.
E non temete, cari amici sognatori come me, dopo tutta questa – fondamentale – passione civile, arrivano anche un pò di poesia e di cinema, con l’omaggio alla poetessa Patrizia Cavalli di Isabella Ferrari e la proiezione di tre pellicole cinematografiche che hanno segnato l’immaginario italiano.
Per chiudere in bellezza, venerdì 18 maggio, nella cornice magica dei Bagni Misteriosi, con la collaborazione di Piano City, il TFP ci apre le porte per una notte ai Bagni Misteriosi, passata in tenda sotto le stelle aspettando l’alba, sulle note del pianista Andrea Vizzini, tra musica e chiacchiere sessantottine. È proprio vero, come scriveva il critico shakespeariano Giorgio Melchiori (1920-2009), che “la funzione del teatro è quella di dare una casa e di dare vita alle figure dell’immaginazione”.
Per il programma completo clicca qui.
Le joli mai:
a 50 anni dal ’68 con la passione di allora
teatro | poesia | musica | cinema | incontri | una notte ai Bagni Misteriosi aspettando il concerto dell’alba.
Il sessantotto raccontato dai ragazzi:
Un percorso di approfondimento con concorso finale ideato dal Teatro Franco Parenti in collaborazione con CLAC – Clinica dell’adolescenza contemporanea e OT/ORBIS TERTIUS – Ricerche sull’immaginario contemporaneo – Università di Milano – Bicocca.
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