ARTE SÌ O ARTE NO? COSÌ È (SE VI PARE): LA PAROLA AL PUBBLICO

di Noemi Sferlazza e Valeria Nobile

Fin dalle sue origini l’arte contemporanea è stata al centro di numerosi dibattiti e dispute. Cosa può essere considerato un’opera d’arte cosa no? Qual è il sottile confine che separa prodotti artistici e quotidianità? I pareri sono discordanti e le risposte non sono univoche. E allora, se persino un orinatoio (Duchamp) può diventare un pezzo da esposizione, perché non provare quest’impresa anche con le liste della spesa? Ecco l’obiettivo dello spettacolo “La Monnalista”, in scena al Teatro Franco Parenti dal 14 marzo. E per un argomento così scottante non potevamo non chiedere al pubblico cosa ne pensasse. Ecco i risultati…

Come da abitudine abbiamo fatto qualche domanda prima che il sipario si alzasse…

Perché hai scelto questo spettacolo?

“Perché mi attizzava!” (Luca, 68 anni, preferisco evitare commenti di cui potrei pentirmi) “No in realtà ho letto la recensione e le critiche e mi intrigava, inoltre sono anche abbonato…” (sempre Luca, sempre 68 anni, esperto di salvataggi in corner)

“Perché me lo ha consigliato la mia migliore amica” (Anna, 29 anni, best friend forever di Maria)

“Mi ha trascinato la mia ragazza” (Giovanni, 34 anni, fidanzato modello)

“Ho tutti i biglietti di cortesia” (Serena, 41 anni, reincarnazione umana di Gastone Paperone)

L’arte contemporanea è spesso considerata di difficile comprensione: sei d’accordo?

“No!” (Amedeo, 68 anni, gemello separato alla nascita di Philippe Daverio)

“Forse, non lo so, no, non credo che sia molto complessa. Anzi, ripensandoci sì, non sempre capisco le opere contemporanee” (Malvina, 32 anni, indecisione ne abbiamo?)

“Sì sono d’accordo. Però credo che si possa apprezzare lo stesso l’arte anche senza comprenderla appieno. In fondo la bellezza non necessita di una spiegazione, giusto?” (Irene, 26 anni, la speranza è l’ultima a morire, giusto?)

“No, assolutamente no. Io la capisco splendidamente, perché tu no? Sono appena andato al Labirinto della Masone che è tutto arte contemporanea e non ho avuto nessun problema” (Carlo, 54 anni, Sgarbi gli fa un baffo)

Qual è la tua opera d’arte preferita?

“Mi piacciano molto le fotografie di Sarah Lucas” (Diletta, 30 anni, la visione delle foto è sconsigliata ai bambini)

“I quadri di Toulouse-Lautrec” (Margherita, 37 anni, mancata ballerina del Moulin Rouge)

“La Pietà, il David, il Mosè di Michelangelo” (Antonio, 47 anni, fiorentino DOC per chi non lo avesse capito)

“Lo scudo con testa di Medusa di Caravaggio” (Marica, 51 anni e una venerazione incondizionata per Dario Argento)

E siamo tornate alla carica alla conclusione della rappresentazione…

Qual è stata la lista che ti è piaciuta di più?

“Quella di Freud!” (Mario, 17 anni, sorrisetto furbetto)

“Quella con prodotti biologici: ci tengo alla forma fisica sai?” (Daniele, 27 anni, body builder)

“Quella che ha commentato citando l’afasia perché mi ha ricordato il film Amici miei” (Rocco, 56 anni, Adolfo Cieli parlava di afasol, ma fa lo stesso)

“Quella del medico perché non si capisce nulla, sembrano i documenti che scrive il mio capo!” (Renata, 49 anni, dipendente (in)soddisfatta del suo superiore)

Cosa non manca mai nella tua lista della spesa?

“La pizza surgelata” (Cristina, 23 anni, napoletana trapiantata nella patria della cassoeula)

“Le patatine” (Giacomo, 19 anni, party boy)

“L’acqua” (Donato, 42 anni, tuareg del Sahara)

“Non la faccio” (Matteo, 28 anni e una memoria di ferro, beato lui!)

A proposito di liste: una lista di tre aggettivi per descrivere lo spettacolo?

“Originale, arguto, estroso” (Davide, 70 anni, esponente sotto copertura dell’Accademia della Crusca)

“Spiritoso, spassoso, esilarante” (Emilio, 32 anni, ti sei divertito eh?)

“Geniale, inusuale, all’avanguardia” (Manuela, 37 anni, all’avanguardia non è aggettivo, ma visto l’entusiasmo perdoniamo di buon cuore la “svista” grammaticale)

“Bello, divertente, carino” (Barbara, 45 anni, originale come Valeria Rossi che canta “Dammi tre parole: sole, cuore, amore”)

L’ultima domanda per i nostri amici spettatori era “Ti è piaciuto lo spettacolo?” ma, considerate le risate durante la rappresentazione, gli applausi a scena aperta e gli aggettivi lusinghieri utilizzati per descrivere lo spettacolo, ci è sembrata scontata la risposta che avremmo ricevuto. E allora cosa state aspettando? Ci vediamo a teatro per fare una sana ed intelligente indigestione di divertimento.

La Monnalista – di Lorenzo Vergani

con Alessandro Pazzi

Orari, prezzi ed info https://www.teatrofrancoparenti.it/spettacolo/la-monnalista/

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