Laura Morante: una scaltra ‘Locandiera’ moderna

In questi giorni, fino a domenica 11 febbraio, nella Sala Grande del Parenti andrà in scena la “Locandiera B&B”, lo studio goldoniano di Edoardo Erba con la Regia di Roberto Andò. Due atti colmi di thriller, malavita e intrighi dai risvolti delittuosi. Non siamo in un telefilm, ma poco ci manca…
Per la rubrica “Basic instinct” del mese, abbiamo chiesto qualche impressione al pubblico della prima.

 

A prima vista di Goldoni non c’è quasi nulla, se non il titolo rivisitato che attrae da più di due secoli e l’ospitalità minuziosa di un’albergatrice nei confronti dei propri commensali. Mira, la Mirandolina moderna, è Laura Morante, sensuale, manipolatrice e caratterizzata da una potente gorgia toscana che fa da leitmotiv recitativo. Gli spettatori rimangono sin da subito increduli e disorientati dai risvolti dell’adattamento creativo e liberissimo di Edoardo Erba.

Si fa ingresso in un’antica villa ristrutturata, colma di specchi e crepitante di scricchiolii. Lì due uomini d’affari, un sicario sotto copertura e due giovani escort la fanno da protagonisti, insieme al black humor di un finale a scioglimento che dà senso a tutta la vicenda.

Vale la pena sacrificare il nome di Goldoni per una storia che ne rilegge il testo con una libertà così estrema? Per farsi un’idea, positiva o negativa che sia, questo spettacolo va visto dall’inizio fino alla fine.

Sik-Sik ha fatto qualche domanda a bruciapelo a chi questa dark comedy l’ha già vista…

È rimasto soddisfatto/a del lavoro di Edoardo Erba?

“Sì, molto! Soprattutto la costruzione del secondo atto, quasi fondamentale a riscattare la piattezza del primo momento.” (Maurizio, 64 anni, docente.)

“Abbastanza, l’ho trovato originale.” (Lorenza, 60 anni, consulente giornalistica)

Che cosa l’ha incuriosita maggiormente e portata ad acquistare il biglietto?

“Stavo cercando un regalo di compleanno a una mia amica, ma alla fine, con un titolo così ambiguo come questo, il regalo l’ho fatto a me stessa.” (Caterina, 28 anni, studentessa)

“L’attrice protagonista!” (Laura, 47 anni, impiegata)

“La curiosità.” (Benito, 56 anni, imprenditore)

Come definirebbe la recitazione della compagnia?

“Naturalmente naturale.” (Marion G., farmacista)

“Compatta ed esaustiva, realisticamente parlando.” (Simone, 23 anni, studente)

Sembra uno spaccato di società. Tutti capaci di animare con la propria tecnica una commedia che purtroppo non è degna di nota.” (Richard, 34 anni, writer)

Laura Morante nei panni di Mira. Prime impressioni?

È senza dubbio sorprendente, non a caso è la Morante. In questo spettacolo ho amato la sua capacità ‘trasformativa’.” (Martina, 28 anni, pubblicitaria)

“Laura Morante è un’attrice bravissima, ha fatto un’interpretazione spettacolare, mi è piaciuta molto, soprattutto nel finale, indubbiamente adatto al suo ruolo” (Giovanna, 46 anni, impiegata)

“Laura Morante mi piace, ma la trovo la sua Mira un personaggio fin troppo trasformato rispetto alla Mirandolina di Goldoni.”  (Rita, 61 anni, pensionata)

 

Tre aggettivi per descrivere lo spettacolo?

Ritmico, cromatico, divertente.” (Carlo, 45 anni, banchiere)

“Simpatico, piacevole, inaspettato.” (Giusy, 50 anni, avvocato)

“Ridicolo, ridicolo, ridicolo.” (Carlo, 69 anni, giornalista)

 

C’è qualcosa che non l’ha convinta appieno?

“La cadenza toscana della protagonista e alcuni passaggi spiegati troppo superficialmente.” (Costanza, 22 anni, studentessa).

“L’ho trovato un po’ banale, a parte la competenza della protagonista.” (Sandro, 84 anni, ex-avvocato)

 

Scena preferita?

“Scontato da dirsi, ma sicuramente l’ultima, un momento di rivelazione necessaria. Ci sono dei momenti faticosi da capire, ma l’ultimo monologo di Mira trasforma tutto.” (Marina C., pubblicitaria)

“Decisamente l’ultima: il monologo della protagonista, eccellente.” (Luca, 70 anni, pensionato)

 

Un Goldoni nella malavita. Si sente molto un aggancio con l’attualità?

“Molto attuale. Rimane la parte della quotidianità cronachistica, ma anche i giochi di seduzione e di femminilità, tutta quell’originalità di Goldoni trasformata e trasportata ai giorni nostri.” (Simonetta, giornalista)

“Ci sono molte sfaccettature della nostra contemporaneità che si possono ritrovare in questo spettacolo. È molto attualizzato. È stata una bella sfida, ma riuscita secondo me.” (Alessandro, 48 anni, impiegato)

“Goldoni diceva che Mirandolina aveva bisogno di soldi? Non è cambiato nulla! Quindi attualissima!” (Federico, 52 anni, psicologo)

 

Qual è il messaggio finale della pièce?

“Faccio fatica a trovare un messaggio vero e proprio, anzi, lo considero solo legato al divertimento puro dello spettacolo, certamente ben costruito, dalla recitazione alla scenografia, ma il messaggio devo ancora scovarlo… non sarà facile però” (Leo, 23 anni, maschera)

“Lo spettacolo mi è piaciuto molto, perché solo alla fine si svela la verità su Mira; dunque, se vogliamo proprio trovare un messaggio, potrebbe essere: l’apparenza inganna!” (Rossella, 48 anni, imprenditrice)

“Nessuna morale, nessun messaggio” (Matteo, 22 anni, studente)

 

di Matteo Resemini ed Elena Clementi

 

 

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