Lunedì 5 febbraio alle ore 21 Massimo Recalcati torna in Sala Grande per la presentazione del suo nuovo saggio Contro il sacrificio. Al di là del fantasma sacrificale: uno studio di indagine e reinterpretazione sulla tradizione umana della rinuncia al proprio io nell’ottica di un risarcimento futuro.
A quasi un anno dalla sua ultima visita al Teatro Franco Parenti, che fu nel marzo 2017 per l’incontro su Il segreto del figlio, il celebre psicanalista italiano presenterà la sua ultima opera al pubblico milanese. Anche questa volta sarà Federica Fracassi a dar voce alla scrittura di Recalcati. L’attrice, che sarà affiancata da Luca Micheletti, era stata intervistata dalla redazione di SIK-SIK proprio in occasione di quella prima collaborazione con l’accademico.
L’argomento trattato dall’opera edita da Cortina è delicato e complesso: il sacrificio. In effetti, come lo psicanalista spiega nel saggio, quello del sacrificio è un rito obbligatorio per passare dalla condizione animale a quella umana: il bambino deve staccarsi dal seno materno per imparare a parlare. Tuttavia, le azioni dell’uomo in cui si realizza un “simbolo del sacrificio” sono ben diverse da quelle che hanno alimentato fin’ora il “fantasma sacrificale”, un’interpretazione appartenente a una lettura moralistico-punitiva del Cristianesimo. Dall’indagine di Recalcati emerge che l’uomo ha in realtà elevato il sacrificio a dovere morale nell’ottica di un’ “economia truccata”: il sacrificio sarebbe finalizzato alla possibilità di avere un risarcimento illimitato, concezione che ha attraversato il pensiero Occidentale, chiedendo agli uomini il nulla della vita terrena, promettendoli il tutto della vita oltre la vita.
Importante spunto di riflessione è, come Recalcati ha spiegato nella sua intervista a Fahrenheit, l’analisi del Mein Kampf di Hitler come fonte più recente della logica sacrificale, in particolare nel capitolo che si intitola Lo spirito del sacrificio: qui la visione sacrificale della legge viene esaltata e l’ariano è descritto come qualcuno che si sottomette senza riserve alla Causa. Questa esaltazione appassionata del sacrificio per una Causa, è vista nel saggio come all’origine di ogni violenza e di “ogni forma spuria di fondamentalismo”.
Indagando poi alcuni dei passi fondamentali dei testi sacri (come l’episodio del sacrificio di Isacco, comune a molte tradizioni religiose), Recalcati invita a riflettere sull’idea di liberazione dal sacrificio in relazione al mondo contemporaneo. Il concetto di sacrificio infatti, pur sembrando lontano dalle caratteristiche della nostra società, spesso descritta come immersa nel narcisismo, è invece alla radice di fenomeni molto attuali, come il terrorismo suicida di matrice islamica, rendendo quindi la “liberazione dal sacrificio” una riflessione più che mai attuale e significativa.
Durante la sua recente lezione a Genova nell’Aula Magna del Monoblocco del San Martino, Recalcati ha ricordato che con la psicoanalisi la vita individuale dovrebbe sempre essere vista come insacrificabile, essendo la legge umana più fondamentale quella che Jacques Lacan definiva “la legge del desiderio”, la legge che ci abita.
Sarà proprio durante l’incontro del 5 febbraio che forse capiremo come andare al di là del fantasma sacrificale.
Per maggiori informazioni cliccate qui.
Rispondi