di Roberta Maroncelli
Un vento caldo soffia sul Teatro Franco Parenti, un vento rosso come un sipario, per una stagione che sa di voci, di colori, di balli, di magie e di mistero, tra Cile, Argentina e Uruguay. Con l’incontro con lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, è stato inaugurato poche settimane fa il progetto Voci del Sur, che porta sulla scena milanese il teatro e la letteratura del Sud America.
Sono voci ribelli, quelle del Sur, che aprono a zone calde in fermento, ancora in lotta per i diritti umani, e che ritroviamo sul palcoscenico nelle parole di Luis Sepúlveda, sostenitore di una rivoluzione «de alegría», nei testi del drammaturgo cileno Ariel Dorfam e negli spettacoli dal sapore magico di Alejandro Jodorowsky.
Partenza dal Cile, dunque, insieme a Luis Sepúlveda con il suo nuovo libro Storie ribelli, per proseguire con lo spettacolo Purgatorio del drammaturgo cileno Ariel Dorfman (che vi raccontiamo qui e che potete vedere in scena fino a domenica); costretto all’esilio come Sepúlveda perché oppositore della dittatura di Pinochet, Dorfman si fa portavoce di un’intera generazione schiacciata dal potere, rivendicando la libertà di espressione attraverso la propria storia.
Contemporaneamente, fino a domenica 29 ottobre, in Sala Tre trovate allestito Opera Panica-Cabaret Tragico dello scrittore cileno Alejandro Jodorowsky, personaggio particolarissimo, non solo drammaturgo e regista, ma anche fumettista, lettore di tarocchi e conduttore di sedute collettive di psicomagia (pare che funzionino veramente!). Volete saperne di più? Noi lo abbiamo intervistato (più o meno): leggete qua. Per meglio entrare nella poetica di questo personaggio così eclettico, mercoledì 18 ottobre è previsto un dialogo tra l’ispanista Laura Scarabelli e Lorenzo Vitalone.
Non si può non restare affascinati da questi tre scrittori che tramite la loro storia, riportata in un libro, a teatro o in sessioni magiche, cambiano il mondo per davvero, ricordando la crisi che molti paesi, come il Venezuela, stanno ancora vivendo. Questo vento caldo (mi) fa gridare, esagerando un po’, «el pueblo unido jamàs serà vencido».
Un vento che da marzo soffierà sull’Argentina, portando con sé il ritmo caliente del tango, i sapori avvolgenti del Malbec e lo spettacolo Cita a Ciegas diretto da Andrée Ruth Shammah, sul testo dello scrittore argentino Mario Diament: un “appuntamento al buio” a Buenos Aires, presso una panchina dove siede uno scrittore cieco, come il poeta Luis Borges.
Insomma, sarà una stagione calda, tra presente, classico e contemporaneo, con incontri, approfondimenti, letture, proiezioni cinematografiche, musica e degustazioni. Volete saperne di più? Stay tuned, ne parleremo nelle prossime uscite.
Nos vemos pronto!
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