di Silvia Bellinzona
Martedì, 13 giugno, si è svolto il secondo appuntamento con Electropark Exchanges: protagonista assoluto della serata era Egyptrixx, alias David Psutka, artista di Toronto.
Quella ai Bagni Misteriosi era un’esibizione perfetta, soprattutto considerando che nel suo ultimo album, Pure, Beyond Reproach, l’elettronica si fonde con la musica dell’acqua che scorre fin dall’inizio: ritmi irregolari, percussioni irriconoscibili e suoni ambientali, “cemento” (letterale della location e sonoro nella canzone We Can Be Concrete) e natura.
Ci si potrebbe domandare come un artista riesca a creare queste musiche quasi aliene, in cui gli oggetti prendono vita e la realtà circostante si colora di luci al neon. Proveremo, dunque, a ripercorrere i passi dello stesso Egyptrixx: come nasce un suo album, come si svolge il suo lavoro.
1) Silenzio: è importante pensare al concept, all’atmosfera, alle sequenze di suoni, soprattutto restando fuori dallo studio di registrazione, per avere un’idea chiara del progetto generale e non avere poi ripensamenti.
2) Aria aperta: è difficile avere buone idee fissando uno schermo; l’ideale è lasciarsi ispirare dal mondo esterno, creando tracce seduti in metro, al bar, in libreria… Gli studi di registrazione sono luoghi divertenti, ma ci si può distrarre facilmente dall’idea originale.
3) Anticipo: è utile lavorare il più possibile su una canzone prima di iniziare a registrarla e arrangiarla, per non modificare troppo il progetto originale (che cambierà comunque leggermente) e l’atmosfera; quando si è stanchi o frustrati, basta ripensare all’idea iniziale e lasciare che tutto prosegua quasi da sé.
4) Programma: occorre fissare una rigida scansione che comprenda anche delle pause; le pause aiutano a restare freschi e concentrati per procedere in modo più spedito. Si può fare di tutto, come rispondere a email, leggere, uscire: l’importante è avere energia mentre si lavora ed essere propositivi.
5) “Errori”: quando ci si trova in una sorta di vicolo cieco può aiutare un piccolo trucco: provare a comporre con lo strumento sbagliato, per esempio suonare una parte di percussioni con un basso; a volte le migliori idee provengono da strade ignote.
6) Elementi non musicali: può servire anche guardare film, osservare design industriali che possono essere riprodotti dalla musica: questa è diventata la missione del progetto Egyptrixx, utilizzare cioè materiali crudi come acciaio e cemento nei propri lavori innalzandoli ad arte.
Forse, se seguirete con la massima attenzione queste sei mosse, se vi impegnate tantissimo e, naturalmente, se avete incredibili doti musicali e immaginative ancora inespresse… ecco, forse potete diventare Egyptrixx anche voi.
Forse. Noi non garantiamo!
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