La Dea delle Piccole Cose

di Maria Teresa Magi

Era estate, avrò avuto dodici anni quando ho letto per la prima volta Il Dio delle Piccole Cose. Ricordo di averlo divorato in poco più di qualche giorno, forse senza riuscire ad apprezzare, nella mia foga di lettrice-bambina, la bellezza, la semplicità  e la poesia di quello che è stato un caso letterario di risonanza mondiale.

Vent’anni dopo, Arundhati Roy torna a far parlare di sé, del suo talento e della sua vicenda straordinaria con un nuovo romanzo, Il Ministero della Suprema Felicità, riportandoci ancora una volta nella sua India: un’India nuova, diversa da quella che era un tempo, ma ancora e sempre straripante di luci, ombre e contraddizioni. È stato definito il romanzo dell’anno, il più atteso, sicuramente un nuovo caso letterario che non potrà non attirare l’attenzione e la curiosità degli appassionati.

Io stessa, dunque, non ho saputo resistere alla tentazione di rispolverare, a distanza di anni, quel vecchio, grosso tomo blu che avevo adorato da ragazzina, convinta di scorgervi, rileggendolo con maggiore attenzione ed consapevolezza,  qualcosa di diverso, che la prima volta mi era sfuggito.

Mi sbagliavo.

Di nuovo, malgrado i miei propositi, l’ho divorato in un paio di giorni:  in casa, in tram, sino a notte fonda, senza riuscire a staccarmi. Di nuovo, e a questo punto sempre, ho ritrovato (insieme alla sabbia, rimasta intrappolata tra le pagine per oltre dieci anni) la stessa bellezza, la stessa semplicità, la stessa poesia della prima volta.

Forse ci sono romanzi dai quali non ci si può staccare, forse ci sono storie che ci emozionano sempre allo stesso modo, anche dopo secoli; del resto, se così non fosse, nessuna delle grandi opere letterarie del passato sarebbe sopravvissuta alla prova del tempo. Forse, infondo, un capolavoro è questo.

Ciò che è certo è che il 14 giugno, sarò in prima fila, nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti, ad ascoltare dalla viva voce di questa straordinaria autrice la presentazione del suo secondo romanzo. Altrettanto certo è che non vedo l’ora di leggerlo: la prima volta può essere fortuna, la seconda no.

 

Mercoledì 14 Giugno, ore 19.00

Arundhati Roy presenta “Il ministero della suprema felicità” (Ugo Guanda Editore)

Dialoga con l’autrice Elisabetta Rasy

Letture di Laura Marinoni

 

 

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