di Roberta Maroncelli
In occasione della nuova edizione curata da Neri Pozza Editore de Il Male Oscuro di Giuseppe Berto (1914-1978), il Teatro Franco Parenti organizza questa sera, martedì 31 gennaio, alle ore 18 la speciale Soirée Berto.
Una serata all’insegna della letteratura e della scoperta: riscoperta di Giuseppe Berto, scrittore poco conosciuto nel panorama artistico italiano, e de Il Male Oscuro, suo masterpiece, vincitore del Premio Viareggio e Premio Campiello 1964. Un testo che non dovrebbe passare inosservato e che Neri Pozza vuole riportare all’attenzione del pubblico e della critica. Una ripubblicazione che nasce dalla collaborazione del direttore editoriale Giuseppe Russo e l’agente letterario Marco Vigevani, con lo scopo di riportare un classico italiano, confinato nell’edizione tascabile della casa editrice precedente, all’attenzione del pubblico in tutta la sua modernità. Al critico Emanuele Trevi il compito di renderla attuale nella sua postfazione al libro.
Nostre guide nel mondo di questo personaggio durante la serata al Teatro Franco Parenti saranno gli scrittori e giornalisti Camilla Baresani, Pierluigi Battista, Antonio Scurati ed Emmanuele Trevi, in un dialogo accompagnato da letture teatrali, interpretate da Annina Pedrini. Sarà un viaggio anche difficoltoso – vi avviso – nella vita di Giuseppe Berto e nelle angosce impresse nelle pagine de Il Male Oscuro. Angosce personali ma anche di un’intera società, libera ormai dal pensiero della guerra ma memore del passato doloroso e di cui ancora sente gli strascichi. Berto si ripara, anzi si sfoga, nella scrittura, per liberarsi da traumi familiari e sociali, e per salvarsi dalla malattia nervosa che lo perseguita.
Ho letto Il Male Oscuro e, sì, mi ha colpita. Una sorta di autobiografia pungente e schietta. Non vengono risparmiati crudi dettagli. Una talking cure scritta: la prosa è un flusso, ritmato da virgole; i pensieri si susseguono veloci, come se lo scrittore si trovasse sullo (scomodo!) lettino del terapista e parlasse, parlasse, parlasse. L’impatto è forte ma, una volta entrati nel loop di uno stile così concatenato, si vuole sapere e continuare a leggere. Si vuole scoprire come esorcizzare il male oscuro che prende inevitabilmente tutti noi e che non ci dà scampo.
Ne La cognizione del dolore, Gadda spiega che «il male oscuro […] lo si porta dentro di sé per tutto il fulgorato scoscendere d’una vita, più greve ogni giorno, immedicato».
Insomma, «lasciate ogni speranza, voi ch’entrate», come diceva qualcuno. Entrate a teatro. Le porte saranno aperte per accogliere voi e le vostre angosce e, magari, per trovare insieme qualche idea per comprenderle.
SOIRÉE BERTO
Camilla Baresani, Pierluigi Battista
Antonio Scurati, Emanuele Trevi
dialogano su
Il male oscuro
di Giuseppe Berto
modera Enrico Regazzoni
letture di Annina Pedrini
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