Born to rock

di Luca Colombo

Domani, giovedì 12 Marzo, ore 19.00, ultimo appuntamento con le Lezioni di Rock, come sempre tenute da Gino Castaldo ed Ernesto Assante; si chiude con un disco entrato nella storia del rock: Born In the USA del Boss, Bruce Springsteen

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45 milioni di copie vendute nel mondo, sette singoli nella Top Ten di Billboard 1984, 85° album nella lista dei 500 migliori album della storia secondo Rolling Stones. Cifre spaventose, ma che non sono sufficienti a spiegare l’impatto che ha avuto questo disco nella cultura popolare americana al momento dell’uscita nei negozi. Bruce Springsteen (Long Branch, 1949) era reduce da “Nebraska” (1982), un LP intimo, pessimista, pubblicato senza la E-Street Band alle sue spalle, più verso il genere Folk-Country che verso il Rock potente e da concerto a cui i fan di Springsteen erano abituati. Due anni dopo ritorna con i suoi fidati compagni d’avventura: Clarence Clemons al sax, Gary Tallent al basso, Roy Bittan al pianoforte, Danny Federici all’organo e Steve Van Zandt alla chitarra. Ciò che nasce è una risposta al clima politico che si respirava ai tempi negli USA, un Paese in pieno “edonismo reaganiano” dopo le sconfitte subite in Vietnam ed Iran con ancora l’ombra del Watergate da dimenticare. Stanco di essere citato e manipolato da esponenti repubblicani (il 1984 è segnato dalle Presidenziali Mondale vs. Reagan), Springsteen cambia totalmente registro, ritornando al rock potente e trascinante con cui era diventato famoso.

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“Born in the USA”, settimo album di una carriera pluridecennale, parla del suo bisogno di sentirsi patriottico, di voler dare voce a tutti coloro che si sentono abbandonati dal proprio Paese nonostante si siano sacrificati per esso, mandando un chiaro messaggio a tutto l’establishment americano, che sembrava essersi scordato di chi lottò per la bandiera americana (richiamata in copertina). Un cambiamento enorme per la carriera del Boss, mai così politicamente esposto e mai così vicino al sentimento nazional popolare che si respirava in quei giorni. Scoprite insieme a noi, grazie a Castaldo e Assante tutti i retroscena di “Born In The USA”, la genesi, l’evoluzione e le conseguenze di questa colonna portante della cultura pop mondiale..

LEZIONI DI ROCK: BRUCE SPRINGSTEEN – BORN IN THE USA

Giovedì 12 marzo – ore 19.00

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