
Nuova lezione di rock oggi giovedì 19 febbraio alle h.18.30, docenti d’eccezione sempre Gino Castaldo ed Ernesto Assante. In programma «il gruppo più importante degli anni settanta» come definito dalla rivista Rolling Stones, pari per influenza musicale forse solo ai Beatles nel decennio precedente: sono i Led Zeppelin, band britannica nata nel 1968 e composta per l’intero periodo della sua attività, fino al 1980, da Jimmy Page (chitarre), Robert Plant (voce, armonica), John Paul Jones (basso, tastiere) e John Bonham (batteria, percussioni).
1969: i Led Zeppelin esordiscono con l’omonimo LP e un sound assolutamente inedito per l’epoca, forgiato sin nelle prime esibizioni dal vivo da contaminazioni blues e rock: brani originali e cover rivisitate in uno stile heavy inaugurano una nuova ricerca musicale che continuerà col successivo Led Zeppelin II. Ma la loro formula musicale muta ancora la propria identità in Led Zeppelin III (1970) nel quale emerge un’anima folk con melodie dalle sfumature a tratti quasi mistiche e tetre…Cominciano allora a circolare attorno alla band voci di sospetti legami con pratiche magico-esoteriche e i media diffidenti, nonostante l’elevata raffinatezza delle canzoni confermata dal buon riscontro di vendite, sempre più arrivano a muovere critiche quasi offensive nei confronti del gruppo.
Ossessionati dunque dalla ricerca del disco perfetto quale risposta alle “etichette” della critica, i Led Zeppelin danno alla luce l’8 novembre 1971 uno dei dischi più importanti della storia del rock, con in copertina misteriosamente solo due sigilli e due rune mistiche nella siglatura a rappresentare simbolicamente ognuno dei membri.
In otto brani tutta la summa creativa raggiunta fino a quel momento dalla band: dall’assolo sovrainciso di Page in Black dog all’energica Rock’n’roll, vero compendio rock aperto dalla perizia percussionistica di Bonham, che si riconferma nella conclusiva When the thees leeve, con un groove che rimbomba come un passo da gigante, passando per l’anima folk nella malinconica Going to California o l’arrangiamento filtrato di echi, mandolini e chitarre in The Battle of Evermore, ispirata ad alcuni episodi fantasy dell’opera di Tolkien. Intriso di certa letteratura fantastica celtica invece il brano simbolo di tutta la loro carriera, Stairway to heaven, apice della sintesi musicale dello stile Zeppelin, tra sognanti parti acustiche e passaggi hard rock ma nota purtroppo pare per la presenza di presunti messaggi subliminali satanici, sostengono alcuni ascoltando alcuni versi al contrario…Un caso di pareidolia acustica, come capitò anche ai Beatles? O forse no?
Venite a conoscere aneddoti, testimonianze, interpretazioni e pareri dei nostri esperti musicali riscoprendo un album e una band leggendaria che ha saputo segnare come poche la storia del rock. E salite anche voi la scala di stelle verso uno dei miti musicali degli anni ’70.
Stairway to heaven
Lezioni di Rock: Led Zeppelin IV |
Giovedì 19 febbraio | ore 19.00
A lezione di rock con Gino Castaldo e Ernesto Assante.Led Zeppelin – IV
“Ossessionati dunque dalla ricerca del disco perfetto quale risposta alle “etichette” della critica…”
Un po’ quello che avviene oggi insomma…
Con la differenza però che di dischi così non se ne sentono più tanti in giro oggi…