Pensavate che fossimo rimasti addormentati sotto l’ombrellone di qualche spiaggia tropicale? Invece no, SIK SIK e la sua redazione sono tornati e sono pronti a tenervi aggiornati su tutte le proposte culturali del Teatro Franco Parenti e molto altro. Abbiamo già stilato una lista di appetitosi articoli tutti per voi, nostri amati lettori, e per cominciare vi diamo il bentornati con una vera chicca, l’inedita proposta musicale di quest’anno del Parenti, il tutto a cura, naturalmente, del nostro musicologo numero uno.
Stay tuned per altre novità!
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Quando i musicisti eseguono un fortissimo sull’ultima sequenza di accordi, a meno di aver assistito al peggiore degli scempi, uno scroscio di applausi travolge il palcoscenico. Il copione è quasi sempre identico: sulla scena cala il sipario dopo tre (o addirittura cinque) interminabili atti, la tensione generata dalla cadenza finale sveglia il pubblico da un sonno lungo tanto quanto l’opera, interrotto talvolta dalle arie più note che compongono il nostro immaginario della musica classica e operistica – e che ci obbligano ad ascoltare lo spiacevole spettatore vicino a noi accompagnare con mugugni stonati Casta diva o La donna è mobile.
La domanda si ripete identica lungo i decenni e molti si dichiarano stufi di sentirla costantemente (come biasimarli, d’altronde): esistono nuove vie per avvicinare il pubblico – quello giovane, in primis – ai grandi autori del nostro repertorio musicale? C’è un modo efficace tramite il quale rendere digeribile un lavoro impegnativo come Tristano e Isotta, trasmettere il valore di un’opera densa come Macbeth o evidenziare i tratti stilistici delle musiche di Debussy? Si dice che i classici sono sempre contemporanei, eppure al giorno d’oggi dopo due ore di musica sinfonica non è certo facile vedere uscire dai teatri degli adolescenti entusiasti, sorridenti e gratificati dall’ascolto. Il problema, insomma, rimane irrisolto.
La musica, l’arte performativa che sfugge al dominio della parola – padrona nel teatro e nel cinema – entra quest’anno con un ruolo considerevole all’interno della programmazione del Teatro Franco Parenti.
Non sparate su Ballista è un ciclo di cinque incontri in cui Antonio Ballista, rinomato pianista italiano noto innanzitutto per il suo lavoro svolto nell’ambito della musica contemporanea, accompagnando al pianoforte la voce di Linda Windsor, decontestualizza pezzi del repertorio classico e del Novecento, ponendoli all’interno di un composito mosaico in cui il testo di Davide Tortorella funge da collante. Con l’obiettivo di evidenziare alcune tematiche o di far emergere tratti tipici o inediti della poetica di alcuni compositori, Non sparate su Ballista diventa l’occasione per scorgere dei fili conduttori, semplici ma essenziali, che hanno reso la storia della musica un mirabile intreccio di autori e opere, al di là delle differenze di genere. Il primo incontro, giovedì 9 ottobre alle ore 18:30 nel Foyer basso del Teatro Franco Parenti, porta il titolo “… e lasciatemi divertire!” che, richiamando una poesia di Aldo Palazzeschi, allude al trait d’union del concerto, l’umorismo musicale che percorre i secoli da Rossini a Maciunas, da Couperin a Debussy, fino a Satie e Berberian.
Accogliamo l’invito di Ballista a lasciarsi andare e godere di un piacere balzano. D’altronde, chi non sa ridere non è una persona seria, diceva Chopin.
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da giovedì 9 ottobre | ore 18.30
Foyer basso
Non sparate su Ballista – ” …e lasciatemi divertire!”
Antonio Ballista – pianoforte
Lorna Windsor – soprano
Davide Tortorella – testi
Biglietto Unico €12
Informazioni e prenotazioni: 02.59995206
Teatro Franco Parenti
via Pier Lombardo 14, 20135 Milano (MI)
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