Figure della dipendenza

Al via un ciclo di lezioni e caffè filosofici al Teatro Franco Parenti

di Maria Teresa Santaguida
di Maria Teresa Santaguida

Gli disse che l’amore era un sentimento contro natura,

che dannava due sconosciuti a una dipendenza

meschina e insalubre, tanto più effimera – quanto più intensa.

(Gabriel García Marquez, Dell’amore e di altri demoni)

 

È il tempo delle di-pendenze, delle de-pressioni, delle dis-illusioni. Al Teatro Franco Parenti una serie di lezioni e caffè filosofici prova a sondare, con il coinvolgimento del pubblico, pendenze e dipendenze dell’umano attraverso filosofia, psicologia, sociologia, politica e scienza.

Il ciclo sarà inaugurato martedì 6 maggio da una lezione magistrale di Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e psicoanalista, fondatore dell’Istituto Minotauro, da oltre vent’anni impegnato in attività di ricerca-formazione e consultazione-terapia. Il rapporto tra i giovani e le dipendenze sarà al centro della sua lezione: alla comprensione di dinamiche e disagi legati al mondo dell’adolescenza Charmet ha infatti dedicato gran parte del suo importante progetto pratico e teorico, come testimoniano alcuni dei suoi numerosi saggi, da  Culture affettive in adolescenza (CUEM, 1991) a La paura di essere brutti (Cortina Raffaello, 2013) , da Adolescenza. Istruzioni per l’uso (Fabbri, 2005) a Crisis Center. Il tentato suicidio in adolescenza (Franco Angeli, 2008).

Da sinistra: Gustavo Pietropolli Charmet, Carlo Rovelli e Claudio Martelli, relatori delle lezioni magistrali del ciclo Di-pendenza-da.
Da sinistra: Gustavo Pietropolli Charmet, Carlo Rovelli e Claudio Martelli, relatori delle lezioni magistrali del ciclo Di-pendenza-da.

Si prosegue giovedì 15 maggio con il filosofo Emanuele Cocciamaître de conférence all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, per discutere della dipendenza nella società dei consumi a partire dal suo ultimo, brillantissimo saggio, Il bene nelle cose – La pubblicità come discorso morale (pubblicato in Italia da il Mulino), che ha suscitato molteplici riflessioni e discussioni.

Si interrogheranno le dipendenze del soggetto dall’amore, dal riconoscimento, dal legame sociale e dagli oggetti che ne orientano il desiderio durante il caffè filosofico condotto da Matteo Bonazzi, docente di Filosofia all’Università di Milano Bicocca. Da che cosa dipende un soggetto? è il titolo dell’incontro, organizzato in collaborazione con Orbis Tertius, gruppo di ricerca sull’immaginario contemporaneo, venerdì 23 maggio.

Da sinistra: Emanuele Coccia, Matteo Bonazzi e Marcello Ghilardi, che guideranno i caffè filosofici.
Da sinistra: Emanuele Coccia, Matteo Bonazzi e Marcello Ghilardi, che guideranno i caffè filosofici.

Se è la politica la scienza del governare ma anche dell’immaginare, e se il crollo degli ideali ha negato lo slancio a pensare ideologicamente il futuro, è vero che siamo ormai completamente esenti dalle categorie della politica, oggi, nella società delle dipendenze? Sarà Claudio Martelli a provare a rispondere, in una lezione – La dipendenza politica: sinistra e destra addio? – programmata per mercoledì 28 maggio.

Sulla linea sottile che separa l’ideologia e il pregiudizio si colloca, mercoledì 4 giugno, l’ intervento di Carlo Rovelli, ordinario di Fisica teorica all’Università di Aix-Marseille, che nella lezione dal titolo La realtà non è come ci appare: la dipendenza dai nostri pregiudizi proverà a spiegare la spaccatura fra la realtà che viviamo e quella che pensiamo, guardandola attraverso i mille filtri mentali e sociali di cui siamo inconsapevoli portatori.

Il ciclo si concluderà con il caffè filosofico guidato da Marcello Ghilardi, filosofo e orientalista all’Università di Padova, che in un doppio appuntamento (domenica 15 e lunedì 16 giugno) si concentrerà sulla forma di dipendenza più originaria: quella dall’ego. Dipendenza dalle passioni e distacco dall’Io è il tema del caffè filosofico, che ci conduce nell’affascinante sentiero del pensiero orientale.

Di esperienze traumatiche di abbandono, di distacco e di dipendenza siamo stati tutti noi protagonisti. Non è forse questa immensa e devastante crisi economica un brusco risveglio dall’oppio di un ventennio da cui ci svegliamo dis-illusi e de-pressi? Ma non potrebbe essere questo, finalmente, l’inizio della disintossicazione e, quindi, della guarigione?

DI-PENDENZA-DA

Martedì 6 maggio ore 18.30

Lezione magistrale di inaugurazione

Gustavo Pietropolli Charmet

Psichiatra

I giovani e le dipendenze

 

Giovedì 15 maggio ore 18.30

Caffè filosofico

Emanuele Coccia

Filosofo, Ecole des Hautes Etudes in Sciences Sociales di Parigi

Consumo e dipendenza: la morale delle merci

 

Venerdì 23 maggio ore 18.30

Caffè filosofico

Matteo Bonazzi

Filosofo, Università degli Studi di Milano – Bicocca

Da che cosa dipende un soggetto?

In collaborazione con Orbis Tertius (Unimib)

 

Mercoledì 28 maggio ore 21.00

Lezione magistrale

Claudio Martelli

Politico e giornalista

La dipendenza politica: sinistra e destra addio?

 

Mercoledì 4 giugno ore 21.00

Lezione magistrale

Carlo Rovelli

Fisico, Università di Aix-Marseille

La realtà non è come ci appare: la dipendenza dai nostri pregiudizi

 

Domenica 15 e lunedì 16 giugno alle ore 19

Caffè filosofico

Marcello Ghilardi

Filosofo e orientalista, Università di Padova

Dipendenza dalle passioni e distacco dell’Io

 

Informazioni e prenotazioni:

Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano

www.teatrofrancoparenti.it – 0259995206

 

5 Comments

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  1. Bel post, mi piace! 🙂

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