Domande difficili a Rosario Lisma

di Giuseppe Paternò di Raddusa
di Giuseppe Paternò di Raddusa

In attesa del debutto di Peperoni difficili (dal 5 marzo al Teatro Franco Parenti), amaro spaccato della provincia italiana ambientato nella cucina di un giovane parroco, Rosario Lisma – autore, interprete e regista della pièce – ci ha raccontato scelte, intuizioni e ispirazioni legate alla sua commedia. Tra di queste, il saggio La vita autentica di Vito Mancuso, protagonista di una lezione magistrale dal titolo La verità? Una ricerca autentica, programmata al Teatro Franco Parenti giovedì 6 marzo, alle 18.30.

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Rosario Lisma

A fare da cornice alla commedia è una realtà di provincia, caratterizzata da rapporti umani semplici e tuttavia estremamente intensi: perché hai scelto proprio questo sfondo?

 

Per più di una ragione. Dal punto di vista strettamente drammaturgico mi serviva un’ambientazione innocente, ingenua e autosufficiente, quasi chiusa in se stessa, come un piccolo mondo antico, poiché si racconta di un equilibrio duraturo seppure fragile basato sulle menzogne a fin di bene per sopportare il dolore del quotidiano. Quest’equilibrio viene rotto dall’arrivo di una donna che arriva dal mondo. Anzi, proprio da un altro continente, l’Africa della guerra. Quanto di più lontano, aperto e maturo ci possa essere. È un conflitto tra una visione adulta e spregiudicata, portata da questa donna, e un microcosmo genuino e infantile: per questo la provincia è perfetta. Poi perché, come sempre,  amo raccontare le persone e i luoghi che nessuno racconta e conosce nel nostro teatro. La provincia italiana, il mondo tenero e anche ridicolo delle parrocchie, sono luoghi che esistono e sono frequentati da gran parte della nostra popolazione. C’è tutto un mondo, insomma, che io conosco e ho frequentato, ed è un atto d’amore che ho voluto tributare ad esso.

 

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Il cast di Peperoni difficili

 

I dilemmi continui tra giusto e sbagliato, vero e falso, ortodosso e irregolare ispirano la commedia, la attraversano e la mantengono viva. Come si inserisce, nel delicato tema della ricerca della Verità, la figura di Vito Mancuso e del suo saggio La vita autentica, che citi come importante fonte di ispirazione?

 Mi sono imbattuto in questo saggio di Mancuso qualche anno fa e ne sono rimasto folgorato. Da lì ho approfondito la mia conoscenza del teologo leggendo avidamente altri suoi libri. La vita autentica mi ha dato il codice di accesso a una questione su cui mi arrovellavo da anni: è più giusta la verità o la compassione? È più nobile il rispetto dei princìpi o un atto d’amore? E soprattutto, come dice Pilato a Cristo: che cos’è la verità? Anni fa ho raccolto un aneddoto realmente accaduto a un mio amico che mi ha sconvolto. Un giovane uomo spastico colto e brillante non credeva che la propria condizione fisica fosse così evidente, e visse come un trauma il doverne prendere atto. Qui siamo oltre la crisi d’identità e il naso storto del pirandelliano Vitangelo Moscarda di Uno nessuno e centomila. Qui, mi sono detto, si tratta di scegliere se operare un atto di verità – mettere l’amico malato di fronte alla realtà con tutti i suoi tragici effetti collaterali – o agire innanzitutto per lenire il dolore morale che ne deriva, a costo di mentire. Mancuso, citando anche il grande teologo tedesco Bonhoeffer, indica l’ amore e la pietas come il più giusto compimento della verità e dell’autenticità dell’uomo.  In Peperoni difficili , per ragioni drammaturgiche, rendo quasi paradossale questo dilemma, ma l’angoscia dell’interrogativo rimane.

Rosario Lisma e Anna Della Rosa in Peperoni difficili
Rosario Lisma e Anna Della Rosa in Peperoni difficili

Peperoni difficili rievoca gli odori di sugo di certe commedie di Eduardo e, parimenti, le pellicole della gloriosa commedia all’italiana: Pietro Germi o Antonio Pietrangeli – per non dire di Monicelli – avrebbero potuto trarne un gran film. Quali sono stati i tuoi modelli?

 Eduardo, senza dubbio, è uno dei miei modelli principali. Forse il primo in assoluto. Per la sua umanità profonda e popolare, per il suo umorismo compassionevole di matrice pirandelliana, per la sua origine comica e farsesca (a proposito: che bel nome Sik-Sik!). Da lì deriva la mia scrittura molto parlata e densa di situazioni realistiche; ma amo anche pazzamente la commedia all’italiana che si rifaceva a certi russi come Gogol. Con questo spettacolo nasce la nostra piccola compagnia Jacovacci&Busacca il cui nome è chiaramente un omaggio a La grande guerra di Monicelli: sono infatti i nomi dei due protagonisti Sordi e Gassman. Nel mio pantheon cinematografico ci sono anche Scola, Germi, Risi. Autori che hanno saputo raccontare l’umanità, le pene e la dignità degli italiani con una sagacia e una ferocia comica inarrivabile. 

PEPERONI DIFFICILI di e con Rosario Lisma, con Anna Della Rosa, Ugo Giacomazzi, Andrea Narsi
Regia di Rosario Lisma
Produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Jacovacci&Busacca
5 | 23 marzo @Teatro Franco Parenti

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Giovedì 6 marzo alle 18,30

in occasione di PEPERONI DIFFICILI di Rosario Lisma
Lezione magistrale di Vito Mancuso 
“LA VERITÀ? UNA RICERCA AUTENTICA”

Info e prenotazioni: http://www.teatrofrancoparenti.it

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