Il genio di Apple secondo i liceali che lo vedranno a teatro

Basato sull’inchiesta di Mike Daisey, diretto da Giampiero Solari e interpretato da Fulvio Falzarano, Il tormento e l’estasi di Steve Jobs debutta – il 23 gennaio – al Teatro Franco Parenti. Abbiamo deciso di indagare sull’opera e sul suo iconico protagonista intervistando i ragazzi della 2°D del liceo Primo Levi, seguiti dalla prof.ssa Adele Neri. Giovanissimi e con tante cose da dire, hanno le idee chiare. Su Steve Jobs, sullo spettacolo di Solari, e sul teatro.
Chi è Steve Jobs?
Un mito. Ha inventato l’IPod e ha cambiato il nostro stile di vita: ora siamo sempre connessi. // Ho sentito che sfrutta i dipendenti, che alcuni lavorano in condizioni pessime.
Chi l’ha detto?
Eh, questo non lo so. Però rimane sempre un genio.
Cosa vi aspettate dallo spettacolo?
Informazioni sulla sua vita: magari è stata difficile, molti saranno stati invidiosi. // Io credo che sarà un monologo, con il palco diviso a metà: da una parte come lo vediamo noi, e dall’altro com’è nella vita di tutti i giorni. // Forse sarà ironico, si parlerà della sua attività ma anche delle critiche ricevute.

Ma, sinceramente, perché il teatro dovrebbe parlare di Steve Jobs?
Perché dal vivo è diverso che vederlo in tv: parlerà direttamente con noi. // Secondo me invece sarà noioso.
Quindi il teatro è noioso?
No. Non sempre almeno. // A me è piaciuto andarci con la scuola, non pensavo potesse piacermi. Però non tutto è stato interessante.
Cioè?
Alle persone piacciono le cose nuove. A volte, però, il teatro sembra qualcosa di vecchio: spesso si continuano a rifare le stesse cose.
L’onestà paga. C’è poco da aggiungere.
IL TORMENTO E L’ESTASI DI STEVE JOBS
di Mike Daisey
con Fulvio Falzarano
regia Giampiero Solari
23 gennaio | 2 febbraio @ Teatro Franco Parenti
info e prenotazioni: http://www.teatrofrancoparenti.it
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