Un interrogatorio, una confessione, un complicato sistema di scatole cinesi all’interno delle quali si annida una tragedia familiare. Tutto questo è Niente, più niente al mondo, riduzione teatrale del monologo di Massimo Carlotto, per la regia di Fabio Cherstich.
A dare voce e volto al dramma di un’assassina è Annina Pedrini: seduta a un tavolo, posta di fronte all’arma del delitto, la protagonista narra, con folle lucidità, la storia della propria vita. Una storia come quella di tante donne che vivono oggi in quest’Italia malandata, sedotte e poi illuse dalle promesse della TV, sempre alla ricerca di una felicità che non può essere soddisfatta dalle offerte degli hard discount, spinte dall’esasperazione a compiere il gesto più efferato per una madre: l’omicidio della propria figlia, rinnegata semplicemente perché «non vuole fare la velina».
La regia di Cherstich allontana il dramma di questa novella Medea dallo stucchevole realismo a cui ci hanno abituato negli ultimi anni i programmi televisivi e lascia precipitare lo spettatore nell’animo della protagonista: lontano dalle luci accecanti dei riflettori la tragedia appare ancora più autentica, frutto di una disperazione ormai giunta al limite della sopportazione. Il pubblico non può che assistere inerme ai vaneggiamenti e ai tentativi di autoassoluzione della donna: lo spazio scenico diventa specchio della sua mente, oppressa dall’angoscia e dal delirio. Un delirio che giunge infine a esplodere in un epilogo surreale e carico di echi di Edgar Allan Poe, ma dolorosamente contrassegnato dalla lucida consapevolezza che «niente, più niente al mondo, potrà mai rimettere a posto le cose».
NIENTE, PIÙ NIENTE AL MONDO
di Massimo Carlotto
con Annina Pedrini
regia e spazio scenico Fabio Cherstich
Produzione Teatro Franco Parenti
4|15 dicembre @ Teatro Franco Parenti
Info e prenotazioni: http://www.teatrofrancoparenti.it
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