Intervista a Daniele Villa, della compagnia Teatro Sotterraneo

Intervista a Daniele Villa, della compagnia Teatro Sotterraneo, autore dello spettacolo Primo studio per Be Legend! – Hamlet

di Federica Papapietro (1991) laureanda in Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele

Che cosa significa per voi cercare nel bambino le tracce del mito adulto di Amleto?

Concepiamo l’adulto come la realizzazione di quelle che erano in parte attitudini, predisposizioni, patrimonio genetico e che in relazione con l’ambiente ci portano a diventare qualcosa di diverso. Ci piace pensare a un percorso in cui dal modo di vedere di un bambino compaiano già caratteri, segni e comportamenti  di quello che abbiamo visto concretizzarsi nell’adulto. Con Amleto si ha la possibilità di inventare, di immaginare come poteva essere da bambino quello che poi noi abbiamo conosciuto da adolescente nel testo di Shakespeare. Quindi l’idea è stata quella di vedere se c’erano già dei segnali di quello che sarebbe diventato dopo.

Dove li avete trovati questi segnali?

Per rispondere a questo dovrei rivelare quasi tutto lo spettacolo! Abbiamo lavorato non tanto nella psicologia di Amleto, quanto nella forma in cui Amleto si è impresso nell’immaginario collettivo. Ci affascinava il dilemma, il carattere dubbioso, l’azione compiuta per tentativi. Ci piaceva pensare a un bambino che per sua indole avesse maturato questa contraddittorietà.

È stato difficile trovare un bambino che facesse questa parte?

No, ne abbiamo cercati in tre città diverse. Non è difficile trovare un bambino. Il compito di trovarlo è merito delle strutture che organizzano gli eventi, sta a loro reperire il cucciolo. Ciò che sta risultando più difficile di quello che credevamo è far entrare il bambino nel gioco.

Che significato ha portare in scena una rivisitazione dell’Amleto dopo che ne sono state date mille interpretazioni, penso soprattutto a quella di Freud, che immagino vi riguardi? Che effetto vi fa?

Confrontarsi con l’Amleto, come con ogni classico di questa portata, significa manipolare una parte di immaginario collettivo, andare a toccare un pezzo di storia, qualcosa che tutti conoscono. È interessante non tanto confrontarsi con tutta questa tradizione o caricarsi del peso di tutto questo confronto ma cercare di dare un punto di vista personale su quell’oggetto.

Avete pensato a un seguito?

Abbiamo elaborato una sorta di docu-fiction su come ci piacerebbe pensare Amleto da bambino. Questo fa parte di un programma più ampio, Be Legend! Una serie a puntate in cui la prima è Amleto, ma poi abbiamo previsto di rappresentare Giovanna d’Arco, Hitler, Che Guevara. Ci saranno altre puntate.

PRIMO STUDIO PER BE LEGEND! – HAMLET
in scena
venerdì 17 maggio ore 20.45 e sabato 18 maggio ore 20.45

scrittura Daniele Villa
concept e regia Teatro Sotterraneo
con un Amleto bambino, Sara Bonaventura, Claudio Cirri
produzione Teatro Sotterraneo
con il sostegno di Associazione Teatrale Pistoiese e Centrale Fies

http://www.teatrofrancoparenti.it/?p=informazioni-spettacolo&i=711

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